di Antonella Casaburi – Il 16 novembre a Castellabate si celebra il Beato Simone. Abate dell’Abbazia della Trinità di Cava dei Tirreni morto il 16 novembre 1140, Beato Simone è patrono secondario della cittadina cilentana di Castellabate. Beato Simone fu il primo abate della nota abbazia cavense non designato dal suo predecessore, bensì eletto dai monaci, nel 1224. Il suo operato fu giusto ed encomiabile, tanto da essere rispettato e onorato dai potenti dell’epoca: il re di Sicilia Ruggiero II e i principi di Salerno, Papa Anacleto II e Papa Innocenzo II.
In un’ epoca turbolenta fatta di scontri politici e religiosi tra il potere temporale e il potere spirituale, tra Normanni e Papato, Beato Simone riuscì a fare grande e potente la Badia di Cava, e con tale potere riuscì a compiere numerose opere di bene: gestì con oculatezza i monasteri e i feudi della Badia, difese le popolazioni dalle incursioni saracene e donò terreni al popolo.
A Beato Simone si deve il completamento del mirabile castello di S. Angelo, fondato dall’abate Costabile. Il castello, completato da Beato Simone e che oggi ricade nel Comune di Castellabate, viene chiamato Castello dell’Abate. Affacciato sul mare, il Castello dell’Abate si erge verso il cielo con le sue quattro torri poste sugli angoli. Un tempo solida difesa dalle incursioni saracene per gli abitanti dell’antico borgo medievale, il castello oggi è una delle attrattive principali di Castellabate e del Cilento costiero.
Beato Simone concesse agli abitanti del luogo la proprietà delle terre con le loro case; e comprò, per metterlo a disposizione del popolo di Castellabate, il porto “Lu Traversu” perché agevolasse il commercio marittimo e con esso il benessere della popolazione.
Nel 1963 la città di Castellabate lo proclamò patrono secondario della città, e da allora la sua celebrazione ricorre ogni anno liturgico il 16 novembre.