La prima notizia documentata di Ceraso, una pergamena di Papa Eugenio III, risale al 6 maggio 1149, anche se alcuni elementi, il culto di San Nicola di Mira, il toponimo, Kerasous che ci riporta alla città omonima nel Ponto, fanno pensare che il borgo fosse stato fondato prima dell’anno 1000.
Il borgo sorse intorno ad un importante via di collegamento “La Via del Sale” che collegava le vie Veline con la costa Ionica. La sua importanza crebbe quando durante l’età romana fu aggiunta un’altra via oggi chiamata “Costa delle Monache”, che collegava il paese con una stazione daziaria romana “Corneto”oggi Vallo della Lucania e durante il Medioevo aveva raggiunto un notevole sviluppo socio economico.
Le sue frazioni sono: Massascusa, San Biase, Santa Barbara e Petrosa
Cosa vedere
Chiesa di San Nicola di Bari, che si presenta con una facciata di stile neoclassico, mentre nell’interno si conservano decorazioni in stucco del periodo tardo barocco. La copertura è costituita da una volta a botte. Sorprende per le sue grandi dimensioni
Chiesa di San Martino, costruita seguendo i canoni dell’architettura rurale nel XVII sec.
Palazzo De Marsilio (uno degli esempi più belli di abitazione rurale del Cilento. Venne costruito intorno al 1790 ed ha assunto fisionomia di residenza padronale con tutti i tipici servizi annessi come la cappella gentilizia), Lancillotti – Ebner (costruito nel XV sec.), Antonini – Ferrara (fu teatro di incontri per organizzare le rivolte durante i moti rivoluzionari del Cilento), Di Lorenzo (dotato di giardino interno), Ferolla e Testa Ferrara
Badia di Pattano
Chiesa di San Felice
Dighe Fossa e San Giovanni, invasi artificiali per uso irriguo
Lago Fabbrica, una diga nata per l’irrigazione della Piana di Velia, ma anche utilizzata per la pesca sportiva
Bosco Bruca, con alberi di castagno, ontano e noce