Nel cuore del Cilento, a Vatolla, si trova un tesoro architettonico colmo di storia e intriso di un intenso valore culturale, ora tornato visitabile da parte del pubblico grazie a un recente restauro. Si tratta di Palazzo Vargas Machuca, una rocca divenuta celebre per due principali motivi: la generosa e ricchissima biblioteca di famiglia e l’essere stata la culla della scienza moderna, in quanto luogo di studi privilegiato da Giambattista Vico.
Di seguito parleremo in modo approfondito di Palazzo Vargas e ti sveleremo perché èn una meta imperdibile nel tuo tour del Salernitano.
Il valore culturale di Palazzo Vargas: la Fondazione Giambattista Vico
Dal punto di vista geografico, Vatolla non è difficile da individuare, dal momento che sorge in cima a una bassa collina, quanto basta per dominare il paesaggio circostante, e dalla quale è ben visibile un cospicuo tratto di litorale, che si snoda tra la costiera amalfitana e Punta Licosa.
Il panorama suggestivo che si gode da lassù funge solamente da cornice all’immenso valore storico e culturale che il Palazzo Rocca, poi divenuto Palazzo Vargas Machuca, riveste, per aver ospitato Giambattista Vico, celebre filosofo, e in seguito la famiglia che lo ribattezzò, trasformandolo in una residenza signorile che oggi conserva intatto il suo splendore e lo rende fruibile al pubblico.
Per valorizzare questo luogo, nel corso degli anni, sono stati studiati e messi in atto numerosi progetti, tra i quali l’istituzione del museo situato al suo interno, con l’intento di raccontare il pensiero dello studioso che diede vita alla Scienza Nuova, nonché la Fondazione Giambattista Vico, che opera in questa sede da oltre vent’anni. Ma il palazzo è anche il contesto per innumerevoli eventi culturali, che si esplicano in numerosi appuntamenti che hanno luogo nel corso dell’anno per trasmettere il pensiero di studiosi passati e moderni che apportano il loro contributo a livello umanistico e si fanno artefici di una divulgazione di qualità.
La storia di Palazzo Vargas
Talvolta, facendo riferimento a Palazzo Vargas Machuca, si sente parlare anche di castello. Ciò si deve al fatto che l’edificio fu eretto, con ogni probabilità, nel luogo in cui prima era situato proprio un castello che, al contempo, coincideva anche con la sede del rappresentante longobardo dell’Abazia di San Magno. Ciò si evince anche da alcuni segni architettonici che sono pervenuti fino ai nostri giorni, come la struttura del perimetro e la configurazione cilindrica delle torri, tipiche di una rocca. Nel corso dei decenni e dei secoli, tuttavia, questo edificio passò di mano in mano a differenti proprietari e, nel 1100, venne affidato ai Sanseverino, gli allora Baroni del Cilento.
Nel 1487, la famiglia Griso divenne la legittima proprietaria, e operò per attuare le modifiche che avrebbero determinato la trasformazione definitiva del castello in una residenza signorile. Infine, nel 1660, la proprietà passò alla famiglia Rocca, ovvero i marchesi che ospitarono Vico. Non vennero apportate molte modifiche a cortile, planimetria, portali e arredi interni, e lo stesso fecero i Vargas Machuca, ai quali il complesso venne destinato nel 1767, quando Francesco venne nominato Marchese di Vatolla.
La cultura: tra scienza e prodotti tipici
Oltre agli eventi culturali, Vatolla è anche cornice di alcune feste che affondano le radici in una tradizione che parla chiaramente di valorizzazione del territorio e delle sue possibilità in termini agro-alimentari: uno dei prodotti per cui questa località è rinomata, infatti, è la cipolla, la cui variante locale ha la particolarità di offrire un sapore estremamente delicato e di non far lacrimare gli occhi nel momento in cui viene tagliata.
Nel periodo che coincide con la sua maturazione (ovvero tra i mesi di luglio e agosto), questo ortaggio viene ampiamente reso protagonista di eventi quali degustazioni e vendita. In queste occasioni si ha la possibilità di assaporare i piatti tipici della tradizione, come le zuppe, le frittelle, le frittate con cacioricotta, la pizza cilentana, la parmigiana, o creme che fungono da delizioso accompagnamento alla carne: tutte ricette in cui il peculiare gusto della cipolla da Vatolla viene esaltato nella sua purezza e semplicità. In concomitanza con la Festa della Cipolla, Palazzo Vargas diviene teatro di convegni, concerti e dibattiti culturali, proprio come stabilito dalla Fondazione Giambattista Vico, nell’ottica di indurre i visitatori ad apprezzare la tranquillità dei luoghi tanto amati dal filosofo, oltre ai prodotti della sua terra generosa, caratteristiche che furono, per Vico, una vera fonte di ispirazione e un nutrimento per la sua anima.
In tal modo, tra cultura e arte culinaria nasce un vero connubio che a Vatolla trova la massima espressione, con il preciso obiettivo di mettere in mostra e conferire il giusto valore ai luoghi che diedero a Gaimbattista Vico la possibilità di sviluppare il suo pensiero fino a dare vita alla Scienza Nuova. Per noi, oggi, questo tipo di esperienza immersiva a 360 gradi, rappresenta una forma evoluta ai massimi livelli di turismo culturale.
UN NOSTRO VECCHIO E DISINIBITO VIDEO ALLA FESTA DELLA CIPOLLA DI VATOLLA