E’ festa nel rione Spio di Vallo della Lucania per San Nicola. Le stradine sono invase da migliaia di fedeli che celebrano il Santo di Myra, in Anatolia (odierna Turchia), che è uno dei santi più venerati nella tradizione cristiana e è conosciuto per i suoi atti di carità e miracoli. La ricorrenza sembra avere una connessione particolare con la natività di Gesù e conserva alcuni rituali che richiamano la notte di Natale. È comune nelle tradizioni popolari che le celebrazioni legate a San Nicola, patrono dei bambini, siano strettamente connesse a festività dedicate ai più piccoli.
La tradizione vuole che si mangi il panino con il soffritto (un mix di frattaglie soffritte nel pomodoro e servito sul pane o dentro un panino. L’equivalente del pane con la milza salernitana).
La diffusione del culto di San Nicola in tante comunità del Cilento (tra cui Rofrano, Stella Cilento, Galdo, San Nicola di Centola) testimonia l’ampia diffusione e radicamento della devozione a questo santo nel nostro comprensorio. Le festività religiose spesso svolgono un ruolo significativo nella vita delle comunità, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche sociale e culturale. Esse promuovono un senso di identità e coesione, contribuendo a preservare le radici storiche e culturali delle persone.
Tutto termina con l’accensione del falò che diventa un elemento suggestivo. I falò possono avere diversi significati simbolici, tra cui la luce che scaccia le tenebre e la rappresentazione dell’ardore della fede. In molte tradizioni, l’accensione del falò può anche avere un significato rituale di purificazione. Viva San Nicola!