
“Un sogno durato un giorno: il viaggio continua al Next di Capaccio Paestum. Grazie all’Amministrazione del Comune di Capaccio Paestum per aver accolto il mio progetto.” Con questo ringraziamento, il regista Umberto Squitieri annuncia la messa in scena del suo ultimo spettacolo teatrale. “Un sogno durato un giorno” incontra tematiche molto care all’autore sulle quali lavora da anni come la lotta contro i demoni che ognuno porta dentro di sé e la possibilità di riscatto e miglioramento della condizione umana e del suo confronto con gli altri. Rispettando l’unità di tempo, l’unità di luogo e l’unità di azione il lavoro racconta l’ultimo giorno di vita di un ex garibaldino, condannato a morte con la falsa accusa di brigantaggio.

Chiuso nella cella di un carcere, Giovanni Riano, il protagonista, cerca, tramite Gea, sua compagna di vita dalla quale aspetta un figlio che non vedrà nascere, di far giungere a Giuseppe Tardio, l’avvocato brigante che sta per sbarcare alla marina di Agropoli, una lettera nella quale lo invita a riunire tutti nella lotta per quello che è il suo sogno.
Pur se innestato su un contesto storico come quello a cavallo dell’Unità di Italia e analizzando ciò che ha significato per la nostra terra e per tutto il Sud, senza nessuno scopo anacronisticamente separazionista, ma sicuramente come possibilità di riflessione su alcuni aspetti sociologici e storici, il vero focus del lavoro è l’osservazione e l’indagine psicologica del protagonista e del suo antagonista, la guardia carceraria Michele Agresta, suo amico d’infanzia.