di Talia Mottola – Ad affiancare l’autore, originario del piccolo comune alburnino, i suoi amici e colleghi come l’ex direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel che ha firmato la prefazione del libro. Ad aprire l’incontro i saluti del sindaco Pino Palmieri e del Provveditore agli Studi di Salerno Mimì Minella. Il presidente della Pro Loco Franco Palmieri nell’introdurre lo scritto di Cavallo fa una riflessione sul significato di paese definendolo “Un laboratorio capace di creare progetti per la comunità”. Segue la lettura del primo capitolo da parte dell’editorialista Claudia Fantini che trascina il pubblico nel vivo del libro, un racconto fatto di ricordi e nostalgie dell’autore.
Domenico Cavallo scrive della sua infanzia, riportando foto e documenti- le lettere della madre al padre emigrato in Svizzera- di una vita difficile fatta di povertà e di sacrifici, quelli fatti da genitori che non si risparmiavano pur di poter dare un futuro migliore ai propri figli. Un viaggio che l’autore fa attraversando le tappe delle propria vita e descrivendo la sua terra natìa come luogo non solo geografico ma come “terra di emozioni, di aria serena e vita eterna”. Un libro, che per il sociologo e relatore Arduino Fratarcangeli, “riesce a toccare con parole semplici le corde emotive del cuore”. Non solo, per Fratarcangeli “Tutto ebbe inizio qui” è un vero e proprio testo antropologico e sociale raccoglitore di testimonianze che fotografano la storia di una comunità. L’opera di Cavallo è, secondo Fratarcangeli, un monumento alla storia di Roscigno, ma intrinseco è anche un appello che invita ad un nuovo patto sociale, economico e valoriale tra quelli che restano e quelli che vanno via, tra quelli che tornano e quelli che partono.
