C’era una volta la dignità e la civiltà, si parlava di lavoro e di prospettive, ma soprattutto di solidarietà.
Ricordi di un tempo andato che non tornerà mai più,la dignità delle persone era un esempio di grande livello culturale.
A volte si sentiva che dicevano di non saper né leggere né scrivere, ma la risposta era molto semplice, la vostra ricchezza è la grande civiltà e solidarietà che vi contraddistingue.
Tutti si aiutavano e tutti soffrivano insieme, bastavano semplici gesti come una stretta di mano e guardarsi negli occhi, come garanzia di fiducia e rispetto.
Non erano necessari compromessi o firme, bastava la parola, grandi persone capaci di gesti da incorniciare e da non dimenticare.
Il lavoro era duro ma la loro forza era l’ unione, oggi presti a me il tuo tempo ,domani lo compenso facendo lo stesso.
Si faceva il lavoro a prestito e poi insieme si cresceva ,senza invidia e malvagità.
Sono ricordi ed esempi che sono sempre presenti nella mente di alcune persone ,che hanno avuto la fortuna di vivere in un’oasi di valori e conosciuto persone molto educate ed intelligenti.
Seduti intorno ad un tavolo si parlava di lavoro e progetti da realizzare,un bicchiere di vino, in compagnia di pane e companatico, che rendevano più felici le conversazioni e la convivialità.
Essere testimone di certi momenti, e soprattutto di certi comportamenti faceva bene all’ anima e allo spirito, non si ascoltavano parole di odio e di frustrazione,perché la violenza non faceva parte della loro cultura e storia.
Era facile innamorarsi delle loro gesta, testimonianza di una vita dedicata alla famiglia ,alla tradizione e alla trasmissione di valori e non di slogan gonfi di illusioni.
Altri tempi,altra gente, ma soprattutto tanto amore e rispetto, per costruire e vivere insieme con serenità.
