Teggiano, splendidamente situato su una collina a 636 metri di altitudine, è un gioiello nella regione del Vallo di Diano. Questa città, conosciuta nel Medioevo come Diano, domina l’intera vallata. Il suo centro storico è un tesoro di bellezza e ricchezza culturale, con 13 chiese, 4 musei e il maestoso Castello Macchiaroli, che una volta era la fortezza della potente famiglia Sanseverino. Il Castello ha giocato un ruolo significativo nella storia, essendo il luogo dove fu pianificata la “Congiura dei Baroni” contro il re Ferdinando d’Aragona nel 1485, un evento cruciale nella storia del Regno di Napoli.
Il centro storico e il vallo di Diano sono riconosciuti dal Ficlu come Club UNESCO. L’intera città e il vallo di Diano fanno parte del territorio considerato patrimonio dell’umanità UNESCO.
Lo storico Teggianese Luca Mandelli, vissuto nel seicento, attribuisce la fondazione del paese ai coloni della città greca di Tegea, congettura non suffragata però da testimonianze storico-archeologiche.
“Alla fine dell’Ottocento Giacomo Racioppi invece avanzò l’ipotesi che Teggiano fosse stata fondata dalle genti osco-sabelliche scacciate dalle loro terre a seguito dell’espansione della civiltà etrusca. Ultima ipotesi in ordine di tempo è quella che Teggiano sia sorta ad opera dei Lucani all’inizio del IV secolo a.C. Più tardi si attesta il nome Tergia o Tergianum. Notevole importanza spettò alla Teggiano del periodo italico, che ricoprì un ruolo di primissimo piano sia nell’ambito delle dodici città federate lucane, che in occasione delle guerre sociali. A testimonianza di quei periodi restano gli innumerevoli reperti storici, costituiti in frammenti classici sia di architettura religiosa che di architettura civile, attualmente disseminati un po’ ovunque lungo le vie del centro storico. Probabilmente la città venne distrutta intorno al 410 d.C. da Alarico. Dal V secolo in poi assunse il nome di Dianum, poi Diano, da cui prese il nome l’omonimo Vallo. Il massimo splendore si raggiunse nel periodo in cui la nobile famiglia dei Sanseverino la destinò a luogo privilegiato. Con l’arrivo dei normanni vi si stanziarono un nutrito numero di famiglie guerriere normanne, il borgo ha infatti, una decisa vocazione militare. Tra le famiglie normanne che vi abitarono si ricordano i : de Flumine o Fiume, il primo dei quali, Bosone, fondò nell’anno 1133 il Sedile di Diano, e poi, i Galliciano, i de Diano, i Mordente, i d’Alitto, i Carrano, i Marsicano, tutte infeudate ebbero anche castelli di rilievo. Altre famiglie si aggiunsero nel periodo federiciano come: i Corrado, i Grosso. Nel periodo Angioino arrivarono i Mordente,i Mazzacane, i Malavolta da Siena e così altre famiglie arrivarono nei successivi periodi Aragonese e Austriaco come i del Verme da Verona. Nel 1485 tra le mura del suo castello fu tramata la famosa Congiura dei baroni, ordita da Antonello Sanseverino, Principe di Salerno, contro Ferrante I d’Aragona, re di Napoli. Successivamente, nel 1497, Teggiano, rifugio inespugnabile del Principe ribelle, fu assediata dall’esercito del Duca delle Calabrie, Federico, divenuto re nel frattempo. La fama di castello imprendibile non fu sfatata nemmeno in quell’occasione: l’assedio durò molto più del previsto senza che l’esercito riuscisse ad ottenere la presa del maniero. Una resa onorevole, quindi, sancita da patti redatti dal Notar Jacopo Carrano, sottoscritti dal Re e dal Principe, diede salva la vita a quest’ultimo e salvaguardò l’integrità della popolazione che, in massa, era accorsa a dar manforte all’amato signore. Dopo il 1552, anno in cui si verificò l’allontanamento definitivo della famiglia dei Sanseverino, Teggiano diventò feudo di altre nobili famiglie del Regno, che seppero governarlo con alterna fortuna.” fonte: wikipedia
Teggiano offre anche una ricca esperienza artistica e culturale. Uno degli itinerari proposti è l’Itinerario d’Arte Sacra, una passeggiata che permette di scoprire il patrimonio ecclesiastico della città. Questo tour include visite alla Cattedrale e ad altre chiese importanti, due delle quali ospitano musei, il Museo Diocesano e il Lapidario. Il percorso offre una vista panoramica del paese, delle sue principali piazze e belvedere, da cui è possibile ammirare la vallata e scoprire i tesori nascosti nelle chiese straordinarie di Teggiano.