Ci sono diverse teorie circa le origini e la storia del piccolo borgo di Futani. Una prima ipotesi riguarda la possibilità che la comunità sia stata fondata nell’anno 39 avanti Cristo. Tuttavia questa idea si basa sul presunto documento che fa riferimento a un dato fossile di età molto antica. Si è inoltre parlato del significato del nome di Futani ipotizzando un collegamento con il termine Fontani per un evidente il collegamento al fatto che sul territorio cittadino di trovano diverse sorgenti. Tuttavia, seguendo l’etimologia, il termine deriva da futa che significa foresta. Infatti, questa era una zona completamente invasa da foreste e per questo venne così denominata la comunità. Passando ai fatti suffragati da documenti storici comprovati, è certo che nell’anno 1648 il piccolo paese contasse soltanto 114 abitanti suddivisi in 19 famiglie. La storia, inoltre, racconta che il numero di abitanti sia costantemente e lentamente aumentato nel corso dei decenni e dei secoli fino ad arrivare all’attuale quota di 1.078.
Il miracolo di San Marco Evangelista
L’anno 1656 fu nefasto per diversi territori del Sud Italia in ragione della diffusione della peste. Una vera e propria pandemia che sconvolse la società italiana senza però intaccare minimamente Futani. Le credenze popolari raccontano di una intercessione di San Marco Evangelista che riuscì a salvaguardare gli abitanti del luogo evitando il contagio. Si tratta di una credenza popolare ma fatto sta che realmente questa comunità non ebbe nessun morto per questo genere di patologia a differenza dei comuni limitrofi che ne dovettero contare, purtroppo, tanti. Un altro riferimento alla storia e alle caratteristiche di Futani lo si ritrova nel documento intitolato La storia della Lucania, scritto nell’anno 1747 da Antonini. In questo libro ci sono molteplici righe dedicate proprio al racconto di quello che all’epoca rappresentava Futani. L’autore parla di un piccolo paese posizionato a breve distanza dal fiume Rubicante, in una piccola valle caratterizzata dalla presenza di un terreno estremamente fertile che si dimostrava adatto per diverse colture. Inoltre, lo scrittore ha evidenziato il grande quantitativo di querce e questo avvalora la tesi secondo cui il termine Futani tragga origini dalla parola futa e quindi foresta. Il racconto poi si fa più particolareggiato nell’evidenziare alcune caratteristiche urbanistiche del borgo che presentava, all’epoca, una sola chiesa dedicata, ovviamente, al culto di San Marco Evangelista. Tradizione consolidata di quel periodo era quella di tenere, all’interno della chiesa, acqua benedetta in un’urna. Inoltre, lo scrittore descrive la parte esterna e i bassorilievi della chiesa.
Altri documenti storici
Ulteriori notizie storiche sono state evidenziate da un altro scrittore di norme Pietro Ebner. In particolare, ha parlato di come la chiesa di San Marco Evangelista dipendesse dalla Chiesa di San Pietro Apostolo di Cuccaro Vetere fino all’anno 1715. Tutto cambiò grazie al decreto emanato da Monsignor Nicolai in data 22 ottobre che permise alla chiesa di Futani di diventare finalmente indipendente. Ci vollero poi quasi 150 anni per consentire alla chiesa di diventare parrocchia. Questo è avvenuto nel 1856 ed è stato riportato in una nota dall’allora Monsignor Maglione in una visita che ha effettuato nel 1884. La chiesa nel corso degli anni è stata anche oggetto di diversi interventi di ristrutturazione e di restauro. Al suo interno ci sono delle parti di particolare pregio come l’altare in marmo colorato grazie al sacerdote Sabato Di Ruocco che è stato l’ultimo Abate del convento di Santa Cecilia. Il sacerdote ha utilizzato i propri soldi per procedere con questo genere di opera. Un altro intervento permise di collegare e trasformare la cappella dove era stato inserito quell’altare e l’intera chiesa parrocchiale. Anche in questo caso i lavori vennero pagati con i soldi di un privato ossia il sacerdote Domenico Rambaldi, il quale si occupò anche della realizzazione della nicchia della statua di San Giuseppe.
Frazioni
Il comune ha anche due frazioni: Castinatelli, distante circa quattro chilometri ed Eremiti, distante da Futani sei chilometri.
(nella foto di copertina: Eremiti)