Si chiude il 13 settembre alle 17,30, presso il parco archeologico di Pompei la quarta edizione della rassegna ‘I Fiori del Male – Festival dell’Essere’, organizzata dalla Fondazione Giambattista Vico, il cui presidente onorario è il filosofo Vincenzo Pepe, ordinario di Dottrina dello Stato e presidente di Fareambiente nazionale. Daniela Di Bartolomeo, direttore artistico del festival, ha curato anche quest’anno il cartellone degli appuntamenti, che si sono tenuti in luoghi suggestivi e pregni di storia: il Polo museale La Fornace di Agropoli, Villa Salati di Paestum e il Castello vichiano di Vatolla; ella esprime grande soddisfazione per il successo delle edizioni pregresse e di questa in itinere, risultato di un grande impegno profuso e dell’amore per la cultura in tutte le sue declinazioni.
Il festival, patrocinato da Fareambiente e dai Comuni di Capaccio Paestum, Agropoli e Perdifumo, ha il merito di aver unito Vatolla ad altri luoghi di alta cultura classica richiamando l’attenzione sulle risorse artistiche che contraddistinguono il Cilento.
L’ultimo appuntamento a Pompei sul tema: “Agri-cultura, beni culturali e dieta mediterranea tra Pompei e Cilento” vede i saluti istituzionali del direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, di Giuseppe Coccorullo, presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, di Daniela di Bartolomeo, direttore artistico della rassegna “I fiori del male. Festival dell’Essere” e vice presidente del Gal Cilento, di Luca Cerretani, consigliere della provincia di Salerno
A seguire gli interventi di Vera Slepoj, psicoanalista e scrittrice, del regista e scrittore Enrico Vanzina, di Ermete Realacci ambientalista e di Gianmarco Carli, chef titolare del ristorante “Il principe”.
«Quest’anno il Festival dell’Essere non soltanto si è proposto come kermesse culturale che ospita autori e intellettuali di caratura nazionale ed internazionale – precisa Luigi Maria Pepe, presidente della Fondazione Giambattista Vico – ma come un vero e proprio attrattore territoriale e di sviluppo locale, dove la cultura ha incontrato la filosofia, la storia, la letteratura, il diritto, il marketing territoriale. Giunti alla Quarta Edizione del Festival, siamo sempre più convinti che entrando in sinergia con gli altri partner pubblici e privati possono essere garantiti dei grandi e rilevanti eventi territoriali non solo per ampliare l’offerta turistica estiva, ma per far riecheggiare la voce che il Cilento è terra di cibo, salute, dieta mediterranea, ma anche di filosofia e cultura».