Una paziente con il cuore a destra dà alla luce una bambina all’ospedale di Salerno. Il parto eccezionale avvenuto nel reparto di Gravidanza a rischio del “Ruggi” guidato da Mario Polichetti diventa materia di focus della trasmissione Tg2 Italia Europa. Il primario salernitano: “Questa è la testimonianza che il “Ruggi” non finisce sulle tv nazionali solo per vicende negative, ma anche per storie di buona sanità”
Nel reparto di Gravidanza a Rischio dell’ospedale “Ruggi” di Salerno, la settimana scorsa si è verificato un evento straordinario che ha attirato l’attenzione nazionale: una paziente affetta dalla rara sindrome di Kartagener ha dato alla luce una bambina in modo sicuro attraverso un taglio cesareo. La sindrome di Kartagener, che colpisce circa 1 persona su 20mila, è una malattia genetica ereditaria caratterizzata da un’insolita disposizione degli organi interni, tra cui cuore e polmoni, e uno spostamento del fegato dalla sua posizione tipica a destra verso la sinistra.
Il caso curato personalmente dal primario Mario Polichetti, responsabile del reparto, è diventato materia di focus per la trasmissione nazionale Tg2 Italia Europa, andata in onda lunedì mattina: “Questo straordinario successo è il risultato della dedizione e dell’esperienza del nostro team medico altamente qualificato. L’ospedale di Salerno è un punto di riferimento nella cura delle patologie rare, e siamo orgogliosi di aver raggiunto questo risultato positivo nonostante le sfide legate alla sindrome di Kartagener”.
Il dottore Polichetti ha sottolineato che, nonostante la rarità della malattia, il reparto è attrezzato con le migliori tecnologie e competenze per gestire situazioni complesse come questa. Ha inoltre esaltato il ruolo cruciale del supporto e della collaborazione tra gli specialisti, infermieri e il personale ospedaliero nel garantire una gravidanza e un parto sicuri per la paziente e il neonato.
L’ospedale salernitano è stato al centro di recenti riflessioni mediatiche, ma il dottor Polichetti enfatizza che l’attenzione nazionale dovrebbe concentrarsi sulle eccellenze della struttura ospedaliera. “Il “Ruggi” non merita di essere citato solo in contesti negativi. Siamo impegnati a fornire cure di alta qualità, e questo caso di successo nella gestione di una gravidanza a rischio è un esempio della nostra costante dedizione al benessere dei pazienti. Sulla Rai abbiamo dato dimostrazione di cosa sia veramente l’ospedale di Salerno”.
La trasmissione Tg2 Italia Europa ha voluto evidenziare non solo la rara sindrome di Kartagener ma anche l’abilità e la professionalità del personale medico del “Ruggi” di Salerno. Questo successo straordinario dimostra che, nonostante le sfide, l’ospedale si distingue per la sua eccellenza nella cura e nella gestione di patologie complesse, confermando la sua posizione di centro di riferimento nella regione.
In conclusione, il reparto di Gravidanza a Rischio dell’ospedale di Salerno si conferma come un esempio di eccellenza nella cura e nella gestione di situazioni mediche complesse, garantendo ai pazienti un’assistenza di alta qualità e sicurezza.
Una paziente con il cuore a destra dà alla luce una bambina all’ospedale di Salerno. Il parto eccezionale avvenuto nel reparto di Gravidanza a rischio del “Ruggi” guidato da Mario Polichetti diventa materia di focus della trasmissione Tg2 Italia Europa. Il primario salernitano: “Questa è la testimonianza che il “Ruggi” non finisce sulle tv nazionali solo per vicende negative, ma anche per storie di buona sanità”
Nel reparto di Gravidanza a Rischio dell’ospedale “Ruggi” di Salerno, la settimana scorsa si è verificato un evento straordinario che ha attirato l’attenzione nazionale: una paziente affetta dalla rara sindrome di Kartagener ha dato alla luce una bambina in modo sicuro attraverso un taglio cesareo. La sindrome di Kartagener, che colpisce circa 1 persona su 20mila, è una malattia genetica ereditaria caratterizzata da un’insolita disposizione degli organi interni, tra cui cuore e polmoni, e uno spostamento del fegato dalla sua posizione tipica a destra verso la sinistra.
Il caso curato personalmente dal primario Mario Polichetti, responsabile del reparto, è diventato materia di focus per la trasmissione nazionale Tg2 Italia Europa, andata in onda lunedì mattina: “Questo straordinario successo è il risultato della dedizione e dell’esperienza del nostro team medico altamente qualificato. L’ospedale di Salerno è un punto di riferimento nella cura delle patologie rare, e siamo orgogliosi di aver raggiunto questo risultato positivo nonostante le sfide legate alla sindrome di Kartagener”.
Il dottore Polichetti ha sottolineato che, nonostante la rarità della malattia, il reparto è attrezzato con le migliori tecnologie e competenze per gestire situazioni complesse come questa. Ha inoltre esaltato il ruolo cruciale del supporto e della collaborazione tra gli specialisti, infermieri e il personale ospedaliero nel garantire una gravidanza e un parto sicuri per la paziente e il neonato.
L’ospedale salernitano è stato al centro di recenti riflessioni mediatiche, ma il dottor Polichetti enfatizza che l’attenzione nazionale dovrebbe concentrarsi sulle eccellenze della struttura ospedaliera. “Il “Ruggi” non merita di essere citato solo in contesti negativi. Siamo impegnati a fornire cure di alta qualità, e questo caso di successo nella gestione di una gravidanza a rischio è un esempio della nostra costante dedizione al benessere dei pazienti. Sulla Rai abbiamo dato dimostrazione di cosa sia veramente l’ospedale di Salerno”.
La trasmissione Tg2 Italia Europa ha voluto evidenziare non solo la rara sindrome di Kartagener ma anche l’abilità e la professionalità del personale medico del “Ruggi” di Salerno. Questo successo straordinario dimostra che, nonostante le sfide, l’ospedale si distingue per la sua eccellenza nella cura e nella gestione di patologie complesse, confermando la sua posizione di centro di riferimento nella regione.
In conclusione, il reparto di Gravidanza a Rischio dell’ospedale di Salerno si conferma come un esempio di eccellenza nella cura e nella gestione di situazioni mediche complesse, garantendo ai pazienti un’assistenza di alta qualità e sicurezza.