
Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, durante la commemorazione delle foibe al Quirinale, ha evidenziato l’importanza di non dimenticare le tragedie e le sofferenze subite dalle vittime di queste atrocità. Le foibe sono state delle esecuzioni di massa, avvenute principalmente al termine della Seconda Guerra Mondiale, nei territori di confine tra l’Italia e la Slovenia/Croazia. Questi eventi tragici sono parte del complesso contesto storico del confine orientale italiano, caratterizzato da tensioni etniche, politiche e territoriali.
“Sono passati quasi ottant’anni dai terribili avvenimenti che investirono le zone del confine orientale e venti anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, deliberata dal Parlamento a larghissima maggioranza, giorno dedicato alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. “La ferocia che si scatenò contro gli italiani in quelle zone non può essere derubricata sotto la voce di atti, comunque ignobili, di vendetta o giustizia sommaria contro i fascisti occupanti; il cui dominio era stato, sappiamo, intollerante e crudele per le popolazioni slave, le cui istanze autonomistiche e di tutela linguistica e culturale erano state per lunghi anni negate e represse””.
Pres. Rep. Italiana Sergio Mattarella