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Salerno, la fiera del crocifisso – storia e curiosità

Si avvicina nuovamente il periodo più atteso dell’anno: quello della Fiera del Crocifisso! Anche nel 2024, così come accade da secoli, nel mese di Marzo Salerno si animerà grazie a questa famosa e folcloristica fiera che fa parte integrante delle tradizioni cittadine. Per i salernitani la Fiera del Crocifisso scandisce l’arrivo della primavera e le sue colorate bancarelle, i prodotti tipici, l’artigianato locale e l’atmosfera gioiosa richiamano ogni anno turisti e visitatori oltre ai residenti di tutte le età. Ma quali sono le origini storiche di questo atteso evento? E come si svolgerà nel 2024?

Le antiche origini leggendarie

Secondo la leggenda locale, le radici della fiera risalgono all’XI secolo e sono legate alla figura del negromante Pietro Barliario. Si narra che due suoi nipoti lessero per errore un suo libro di negromanzia e, sconvolti dal contenuto, morirono per la paura. Addolorato, Pietro diede alle fiamme il volume maledetto e si recò nella chiesa di San Benedetto per chiedere perdono al crocifisso. Dopo tre giorni di preghiere il Cristo annuì, perdonando il negromante. I salernitani accorsero quindi ad omaggiare il crocifisso miracoloso e tornarono a venerarlo ogni venerdì di Marzo, creando il nucleo della fiera.

La leggenda della conversione di Pietro Barliario è davvero affascinante. Narra che il mago, noto per la sua superbia e il suo ego smisurato, sfidò apertamente Dio, affermando di essere superiore in ogni campo. Per dimostrare la sua potenza, decise di costruire un ponte impraticabile in una sola notte, impresa impossibile per chiunque all’epoca.

Naturalmente, Barliario ricorse alle sue arti magiche e strinse un patto con il diavolo. In cambio della sua anima, il diavolo avrebbe costruito il ponte in una notte sola. Ma ecco che, durante la costruzione, un umile frate si avvicinò a Barliario, pregandolo di risparmiare la sua anima e di convertirsi a Dio.

Inizialmente, Barliario ignorò il frate, ma il suo continuo tormento lo spinse a riflettere sulla sua vita e sulla sua scelta sconsiderata. In un momento di profonda crisi, il mago decise di ascoltare il frate e si convertì sinceramente a Dio, pentito dei suoi peccati.

Il diavolo, furioso per aver perso l’anima di Barliario, tentò di ostacolare la costruzione del ponte, ma il mago, con l’aiuto divino, riuscì a completare l’opera prima dell’alba. Da quel giorno, Barliario divenne un uomo devoto e rinunciò alle sue arti magiche, dedicandosi a una vita di pietà e penitenza.

La leggenda della conversione di Barliario è un esempio di come la fede e il pentimento possano riscattare anche l’anima più peccaminosa. È una storia ricca di insegnamenti morali, che ci ricorda come la superbia e l’egoismo siano strade che conducono solo alla rovina, mentre la fede e l’umiltà ci possono portare alla salvezza.

Oltre a questa, esistono molte altre leggende su Pietro Barliario, che lo descrivono come un mago potente e astuto, capace di volare, di sconfiggere i demoni e di compiere miracoli. La sua figura è ancora oggi viva nella tradizione popolare campana, e il suo nome è legato a molti luoghi misteriosi e affascinanti della città di Salerno.

L’evoluzione in festa popolare

Inizialmente legata al culto religioso, nel corso dei secoli la fiera assunse un carattere più popolare pur mantenendo il nome originario. Da rito sacro si trasformò così in un evento folkloristico, una grande festa attesa con gioia da tutti i salernitani. Ancora oggi la Fiera del Crocifisso mescola sapientemente tradizione, devozione e divertimento.

L’edizione 2024
Per il 2024 le date prestabilite sono il 1, 8, 15, 22 e 29 marzo e l’orario di apertura sarà dalle ore 8 alle 18. Cinque imperdibili appuntamenti per immergersi nell’atmosfera gioiosa della fiera e lasciarsi contagiare dall’allegria. La location scelta è il Parco del Mercatello, spazio perfetto per ospitare le numerose bancarelle con prodotti enogastronomici locali, articoli di artigianato artistico, ceramiche, libri, giocattoli e molto altro ancora. Non mancheranno gli animali come i paffuti pulcini che ogni anno attirano i bambini desiderosi di accarezzarli.

Tradizioni e folklore

Sono tante le tradizioni e le curiosità legate alla Fiera del Crocifisso. Una delle più note è proprio l’usanza di acquistare i pulcini, che affascinano i più piccoli e li avvicinano al mondo della natura. Immancabili poi i prodotti gastronomici tipici di Salerno, dai rinomati salamini ai gustosi formaggi, dalle zeppole alle crostate con miele di fichi. E tra i personaggi storici celebri che diedero il proprio contributo alla fiera spicca Papa Gregorio VII, che ne regolamentò le date.

In sintesi, partecipare alla Fiera del Crocifisso significa fare un salto indietro nel tempo per riscoprire storia e folklore della città, oltre a vivere momenti di gioia e spensieratezza.

Per info e domande di partecipazione: https://www.comune.salerno.it/node/36176

redazione

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