Si è svolto in quella che sarà la sede del Nuovo Museo Archeologico di Roscigno il tavolo tecnico tra Comune di Roscigno, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, Università Federico II di Napoli – Dipartimento Studi Umanistici, BCC Monte Pruno e Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni per fare il punto della situazione sui lavori di scavo e sulla valorizzazione del sito archeologico di Monte Pruno.
«Dal 2016, ma ancora prima dal 1987, l’Università di Napoli scava a Monte Pruno con ottimi risultati. Ogni anno arrivano studenti per imparare il mestiere dell’archeologo. Oggi cerchiamo di trovare nuove soluzioni per rendere sempre più fruibile questo gioiello per il nostro territorio. Abbiamo una fortificazione del IV secolo a.C dell’età dei Lucani. Occorre trovare una sinergia tra gli enti e costruire una rete operativa per consentire a chiunque di andare a visitare il sito fruendone della bellezza archeologica ed anche paesaggistica », sottolinea la professoressa Bianca Ferrara, professore associato del Dipartimento Studi Umanistici della Federico II.
«Stiamo dando continuità ad una delle attività più importanti del nostro Comune – aggiunge il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri – Abbiamo messo in campo una struttura interamente dedicata ai ragazzi dell’archeologia della Federico II. Dal 2016 abbiamo attivato la scuola scavo. Stiamo ultimando i lavori per il museo archeologico. C’è tanto da fare. La fortuna è avere al nostro fianco la Banca Monte Pruno, con il direttore generale Michele Albanese e le professoresse Ferrara e Greco, che ringraziamo per l’affetto e l’interesse che nutrono da anni verso il nostro territorio».