È una stretta senza precedenti quella attuata dal Decreto legislativo per il riordino dei giochi online. Canoni più alti per i concessionari che vogliono operare in Italia, stop al contante e nuove regole: la lotta al riciclaggio di denaro e alla ludopatia si fa ancora più serrata!
Norme al passo con i tempi e in linea con le richieste comunitarie e disposizioni rigorose in chiave antiriciclaggio e anti-ludopatia. In queste ore è stato approvato il Decreto legislativo sul riordino del settore dei giochi che reclamava da tempo la necessità di regole chiare e univoche.
L’approvazione in via definitiva del Decreto non solo ha fissato il canone di 7 milioni di euro per i concessionari dei giochi a distanza che vogliono operare in Italia ma ha stabilito nuove regole per il settore dei Gratta e Vinci con scadenza nel mese di settembre 2028 e per quello relativo alle gare del Lotto con scadenza a settembre 2025.
Nello specifico, il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri ha stabilito un limite preciso all’utilizzo del contante per i giochi online per rendere ancora più stringente ed efficace la lotta al riciclaggio di denaro.
Le nuove norme stabiliscono infatti che chi vorrà ricaricare il proprio conto con cifre superiori ai 100 euro potrà utilizzare esclusivamente strumenti elettronici per rendere sicuro e tracciabile il pagamento. Lo stop al contante per i giochi in rete è il passaggio che anticipa una definitiva e completa riorganizzazione e razionalizzazione dell’intero sistema dei giochi, sia fisici che online e, in particolare, delle slot machine e dei Gratta e Vinci.
Tale riordino procede su un binario chiaro, voluto fortemente dal Governo Meloni, ovvero il contrasto non solo al riciclaggio ma anche una particolare attenzione alla tutela dei cittadini nei confronti del Disturbo da Gioco d’Azzardo, una patologia che, secondo le stime effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità, colpisce ben 1,5 milioni di italiani.
Tra le misure previste in tema di lotta alla ludopatia, ricordiamo il rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione, un piano annuale di controlli contro il Gaming illegale, la creazione e la concentrazione di ambienti di gioco controllati e sicuri ma soprattutto la diminuzione dei limiti di vincita e di giocata.
Il Decreto ha stabilito inoltre il rinnovo, a partire dal 2025, della gara del gioco del Lotto. A cambiare è sostanzialmente la base d’asta che passa dagli attuali 700 milioni a 1 miliardo di euro. Infine, i concessionari che vorranno operare in Italia saranno soggetti al pagamento di tre canoni specifici. Il canone annuale raddoppia rispetto al passato perché è prevista una quota pari al 3% dei ricavi netti mentre la fee annuale è pari allo 0,2% dei ricavi netti di ciascun concessionario per campagne di comunicazione per la lotta e il contrasto alla ludopatia. Ad aumentare in maniera assoluta (circa il 2.800% in più) è la quota una tantum che passa dagli attuali 250mila euro a 7 milioni di euro.
Il testo approvato inoltre ha puntato il focus sul caos generato dalla mancanza di una disposizione univoca in materia di distanza tra le sale da gioco e punti sensibili come, ad esempio, scuole e ospedali. Fino a questo momento infatti comuni e regioni hanno legiferato in completa autonomia creando normative incapaci di proteggere sia il singolo cittadino dalla ludopatia sia le aziende che gestiscono le scommesse da eventuali perdite.
Il Decreto affida allo strumento dei distanziometro unico nazionale il compito di riorganizzare questo contesto e di andare a correggere sia le attuali distanze minime previste dalla singole disposizioni (da 250 a 500 metri) sia i limiti orari. Per arrivare a tali obiettivi, l’Esecutivo prevede delle ampie forme di concertazione con gli enti locali grazie anche alla Conferenza Unificata Stato-regioni.