
di Guido Santangelo – Parliamo della giornata tipo di un contadino Cilentano,da premettere che l’orologio era quello della luce, sveglia all’alba a volte anche prima, se c’era qualche animale in dolce attesa, quindi colazione e subito di nuovo dagli animali. Spesso qualche componente della famiglia portava al pascolo gli animali, un tempo anche i ragazzi partecipavano con responsabilità all’economia familiare, esperienza che risulterà utile per il proprio futuro. Spesso si condivideva il pascolo dei propri animali insieme ad un amico,i genitori erano più tranquilli, ma soprattutto i pastorelli coglievano l’occasione per stare insieme.

Molto felici, si decideva dove andare e così iniziava la giornata, pranzo a sacco e attenzione al gregge,a volte si sbagliava per distrazione ed il gregge spariva oppure superava dei confini.
Una sgridata e poi la promessa di stare più attenti, una responsabilità grande ma al tempo stesso ti faceva crescere, ma il tutto era piacevole perché si condivideva e aumentava la voglia di stare insieme.
E arrivava così l’ora del pranzo si metteva tutto insieme, mancavano le forchette, facile si prendeva un ramoscello e la forchetta era pronta, non poteva mancare il pane fatto in casa accompagnato dal companatico, buon appetito, che profumo di natura.
L’acqua si prendeva fresca e naturale direttamente alla sorgente,il bicchiere era una foglia di fico, nulla veniva buttato oppure si danneggiava l’ambiente.
A volte si costruivano delle casette con le pietre del fiume,a volte si costruiva un serbatoio, la fantasia non mancava perché c’era tanta voglia di fare e stare all’aria aperta.
Voglio raccontare un’aneddoto che forse pochi conoscono:a volte improvvisamente le mucche fuggivano via,preoccupati di averle smarrite si aspettava con ansia, tutto colpa di una mosca,dopo un po’ tornavano e ritornava il sereno.
Il tempo passava e alla sera si tornava a casa, con la felicità negli occhi e volontà di rivederci, ripetere così l’ esperienza di lavoro e responsabilità.
I genitori nell’occasione potevano guadagnare qualche soldo, oppure dedicarsi e produrre nel proprio orto, che felicità vederlo crescere e sfruttare i suoi prodotti. Il contadino ,una giornata con la zappa e tanto sudore da asciugare, pensate che qualcuno zappava scalzo per non lasciare tracce nel terreno.
I contadini una volta nel terreno facevano i solchi e pulivano i fiumi dalla legna e la usavano per il fuoco, prendevano le pietre per costruire i muri, un tempo, adesso ti arrestano.
Hanno rischiato, ma fatto tanto per regalarci un territorio da ammirare e fare prevenzione dei disastri idrogeologici.
Il contadino faceva tanto tanto lavoro,ma felice e stanco tornava a casa la sera.
Si cenava con serenità e in compagnia della famiglia e qualche amico, insieme per un bicchiere di vino e brindare alla salute.
Un saluto e un abbraccio, a persone da ricordare e rispettare sempre.
Grazie.