Recentemente in Italia, ci sono stati diversi cortei non autorizzati a sostegno della Palestina, che hanno portato a tensioni con le forze dell’ordine. In alcune città come Pisa, Milano, Roma, Cagliari, Torino e Bologna, manifestazioni a favore della Palestina hanno avuto luogo nonostante i divieti imposti dalle autorità locali. A Milano, ad esempio, il corteo è stato bloccato da un cordone di carabinieri, e la situazione è rimasta in stallo per circa due ore prima che la polizia intervenisse.
A Firenze e Pisa, si sono verificati scontri tra studenti pro-Palestina e la polizia. La manifestazione era inizialmente un sit-in autorizzato, volto a protestare contro la rettrice Alessandra Petrucci e l’Università di Firenze per non favorire un dibattito paritario sul conflitto israelo-palestinese. Tuttavia, la situazione è degenerata quando alcuni studenti hanno lasciato il presidio per dirigersi verso altri luoghi, portando a interventi da parte della polizia.
Lunedì è previsto l’avvio formale degli accertamenti preliminari da parte della procura per indagare sugli eventi legati alle cariche della polizia durante un corteo studentesco pro Palestina. Quest’inchiesta, aperta contro ignoti e senza specifiche ipotesi di reato, mira a fare chiarezza sugli eventi di venerdì scorso, che hanno coinvolto principalmente studenti medi superiori e minorenni. Questo passo rappresenta un tentativo di approfondire e comprendere le circostanze e le azioni delle forze dell’ordine in quella occasione.
Video della carica dei poliziotti a Pisa
Le parole del Rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi – “L’Università di Pisa esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori. In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca. Conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme. Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce il suo sgomento per l’attacco terroristico dell’ottobre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi”.