Immerso nelle verdi pendici del Monte Stella, il comune di Perdifumo vanta un centro storico di rara bellezza, costellato di palazzi nobiliari impreziositi da raffinati portali in pietra. Il fulcro del paese è la piccola e vivace piazzetta che anima le giornate estive con il via vai degli emigrati tornati per le vacanze. Ma come mai questo delizioso borgo si chiama Perdifumo? Il nome deriva dalla sua ubicazione nei pressi di un torrente, che in epoca medievale favorì l’appellativo di “pes-de-flumine”, trasformatosi poi nel dialettale “per(e)-de-fiume”. Un riferimento antico al rapporto stretto tra l’abitato e l’elemento acqua, testimoniato anche dalle numerose fontane che punteggiano il centro storico. L’aggiunta di “fumo” pare invece collegata alle esalazioni naturali sprigionate dal terreno. Insomma, un nome complesso e affascinante, che racchiude secoli di storia.
Un luogo dal glorioso passato
A conferire ulteriore prestigio a questo scenario da cartolina contribuisce il castello Vargas-Machuca. L’ampio cortile lastricato, dove ancora troneggia una vistosa fontana a mascherone seicentesca, ospitò il grande filosofo Gian Battista Vico per ben nove anni. Oggi la struttura custodisce una preziosa biblioteca di testi storici e critici sul pensatore, oltre a documenti sulla storia locale.
Ma le tracce del passato emergono anche altrove, dalla chiesa dell’XI secolo di Santa Maria delle Grazie, i cui frammenti di sarcofago romano sul prospetto rimandano al IV secolo, alla chiesa di San Nazario, eretta nel 1311. Senza dimenticare i suggestivi ruderi del cenobio di Sant’Arcangelo, uno dei più vetusti insediamenti monastici del Cilento.
Gli edifici sacri dal fascino austero
Tra gli edifici sacri spiccano il convento di Santa Maria della Pietà, fondato nel 1619, e quello di Santa Maria del Carmine, risalente al 1472. Il convento del Carmine sfoggia l’aspetto severo di una fortezza, essendo stato fortificato nel XVII secolo per difendersi dalle scorrerie dei briganti.
Entrambi i complessi conventuali custodiscono al loro interno autentici tesori: affreschi, statue e pale d’altare di pregio, oltre a una biblioteca che potrebbe essere la stessa dove studiò il Vico. Il Carmine vanta anche un suggestivo chiostro e le porte dell’antica farmacia conventuale.
Riti antichi tra storia e leggenda
Perdifumo è anche teatro di antiche leggende. Come quella del Volo dell’Angelo, rituale che rievoca la lotta tra l’Angelo e il Diavolo. Quest’ultimo, travestito con un costume rosso e nero, recita la sua parte su un piccolo palco. Mentre un bambino, sospeso a un cavo d’acciaio, impersona l’Angelo e alla fine trionfa sul Maligno dopo un duello verbale in versi seicenteschi.
E che dire della fonte cinquecentesca con le epigrafi che ricordano quando Perdifumo passò sotto il dominio di Giacomo Guindacio? Oppure del piccolo affresco del convento di Santa Maria della Porziuncola, detto “della Porziuncola”, ritenuto miracoloso dalla popolazione? Segno tangibile di un legame indissolubile tra storia e cultura popolare.
Angoli incantevoli
Perdifumo riserva angoli incantevoli anche lontano dal centro. Come la rigogliosa pineta di San Vincenzo e la selva di Santa Sofia, ideali per passeggiate a contatto con la natura. E per gli amanti dell’arte contadina, da non perdere il Museo della Civiltà Contadina, con i suoi 5000 pezzi che documentano i ritmi delle stagioni e il rapporto dell’uomo con la terra.
La cucina tipica
La gastronomia locale offre prelibatezze come i ravioli al sugo di maiale, la minestra maritata, le patate e fagioli con le cotiche di maiale. E come dimenticare i dolci tipici, dalla pastiera alla torta ricotta e pera, senza dimenticare le deliziose zeppole?
Eventi e manifestazioni
Perdifumo ospita eventi interessanti durante tutto l’anno. A dicembre luci e addobbi creano la magica atmosfera del Natale.
Insomma, Perdifumo è un luogo in cui storia, cultura e paesaggio si fondono magicamente, regalando al visitatore un’esperienza indimenticabile. Un viaggio a ritroso nel tempo, tra vicoli, palazzi e luoghi sacri, sullo sfondo di una natura rigogliosa e incontaminata.