San Costabile era un abate benedettino che visse a Benevento nel IX secolo. Nacque verso il 1070 a Tresino dalla nobile famiglia Gentilcore. Entrò nell’ordine dei Benedettini. A sette anni Costabile fu affidato all’abate di Cava dei Tirreni, Leone I e si dedicò alla preghiera ed alla contemplazione dello Spirito Santo. Il 10 gennaio 1118, con il pieno consenso dei monaci, fu elevato dall’abate a suo coadiutore, succedendogli poi nella carica alla sua morte, il 4 marzo 1122.; lavorò da qui come custode spirituale e guida religiosa per i suoi fratelli. Apprezzato per le sue virtù eccezionali e la sua grande fedeltà al Vangelo di Cristo. “Costabile volle sempre più raggiungere la perfezione cristiana mediante le parole e gli insegnamenti dell’Abate Leone I, che riconosceva come il suo padre spirituale”.
Costabile durante il suo breve periodo abbaziale, di carattere mite ed umile, preferì guidare i suoi monaci con l’esempio e la dolcezza, tanto che gli fu attribuito l’affettuoso titolo di operimentum fratruum e quando morì, era già oggetto di culto popolare sulla base dei miracoli che gli furono attribuiti.
Fu elevato al rango di Santità in seguito ad alcune miracolose guarigioni attribuite alle reliquie postume della sua vita devota ed è venerato come santo patrono degli abati. Morì il 17 febbraio 1124 a soli 53 anni e sepolto nella parte della chiesa sovrastante la grotta ‘Arsicia’ usata da s. Alferio.
E’ il patrono della cittadina di Castellabate nel Cilento, da lui fondata nel 1123 e il cui nome lo indica chiaramente. Dal 1979 è stato elevato a compatrono della diocesi di Vallo della Lucania.