Nonna Rosina, augurandovi un Buon Natale, vi mostra tutto il procedimento (dalla A alla Z) delle zeppole fritte (gli scauratieddi).
Gli Scauratielli, ricevuti in lascito dai coloni greci che vissero in quelle aree tra il VII e il VI secolo a.C., quando i Sibariti, discendenti degli Achei, fondarono Posidonia, divenuta poi in epoca romana Paestum, venivano preparati dai coloni greci durante la notte più lunga dell’anno, quella del solstizio d’inverno, quando l’oscurità, prendeva il sopravvento sulla luce, evento individuato all’epoca, proprio nel giorno in cui cade attualmente il nostro Santo Natale.
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Si celebrava cosi, in quella occasione, il ritorno alla luce, del sopravvento del giorno sulla notte, fissando in un punto preciso dell’anno, ovvero, l’attuale mezzanotte della vigilia di Natale, la chiusura e la riapertura di un nuovo tempo ciclico, da cui tutto, riprendeva un nuovo inizio. Un tema, quello del tempo ciclico, che gli antichi greci si preoccupavano di chiudere ( e riaprire…), con una delle offerte più gradite agli Dei, ovvero, uno di quei dolcetti a base di miele diffusi ovunque nel bacino del mediterraneo, tutti originari, appunto, della antica Grecia. In questo caso però, la semplice offerta di un dolce al miele da sola non sarebbe bastata, cosi i coloni si curavano di confezionare queste “ciambelline” dandogli la forma delle lettere greche, Alfa (α) ed Omega (ω), forma in cui ancora oggi vengono tradizionalmente realizzati, per indicare appunto, le lettere che segnano l’inizio e la fine di quell’alfabeto.
SE AVETE VISTO IL VIDEO NON C’E’ BISOGNO DI LEGGERE GLI INGREDIENTI:
- 600 Gr. di Farina
- Sale Q.B.
- Una scorza di limone
- Olio per friggere
Auguri!