Il campionato mondiale di Pizza DOC si è tenuto al Next di Capaccio Paestum, coinvolgendo più di 500 concorrenti provenienti da oltre 30 Paesi in gara da tutto il mondo. La nona edizione è stata organizzata dall’Accademia Nazionale Pizza DOC presieduta da Antonio Giaccoli. Tante le categorie (tutte “succulente”) in gara: Pizza Classica, Pizza Margherita DOC, Pizza Contemporanea, Pizza in Teglia e, tra le altre, la Pizza Fritta. Il Campione Nazionale Pizza DOC 2023 – Pizza DOC in the World è Stefano De Martino, secondo posto per Gerardo Esposito e Pasquale Damiano che vive e lavora a Londra; “Miglior pizzaiolo italiano nel Mondo”, Diego Palladino. Secondo posto, per la categoria Pizza Fritta, il nostro amico proprietario del Ponzipo’ di Sapri Domenico Giudice con la gustosa “NEL SOLE”. Il lavoro paga ed il bravo Domenico mette passione e professionalità quando ha a che fare con il primo dei tanti prodotti italiani che tutto il mondo ci invidia.
Intanto Domenico ci svela gli ingredienti della sua pizza fritta “Nel Sole”:
Mouse di ricotta di bufala
Capocollo Azienda Agricola Tomei
Datterino giallo carbone conserve
Tarallo sbriciolato
Mentre rivolgiamo un caro saluto al campione saprese (tutti al Ponzipo’ nella splendida location del lungomari di Sapri) vi raccontiamo brevemente la storia della pizza fritta.
La pizza fritta è un alimento tradizionale delle regioni del centro e del sud d’Italia. La regina delle pizze fritte è certamente quella napoletana. Dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, Napoli si trovava in uno stato di totale privazione, mancando persino della pizza napoletana che era quasi diventata un lusso: per farla ci voleva il forno a legna e poi andava condita con la mozzarella e il pomodoro, che spesso non si trovavano e comunque costavano. Così fu che i napoletani inventarono la “pizza fritta”, comunemente chiamata anche “pizza del popolo”, dato che veniva venduta per strada dalle donne per sostenere l’economia familiare nel periodo post-bellico. Durante la frittura, queste pizze si gonfiano solitamente, creando un interno vuoto, perfetto per essere riempito con ingredienti gustosi.
Auguri Domenico: “amma passà pe’ Sapri!“