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Monti del Cilento: il Cervati

Nel Cilento ci sono tante proposte per una vacanza a diretto contatto con la natura come il Monte Cervati ubicato nei comuni di Piaggine e Sanza, in provincia di Salerno. All’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed Alburni si erge imperioso nei pressi dei comuni di Piaggine e Sanza il monte Cervati.

Con i suoi 1899 metri sul livello del mare è tra le vette più alte e impressionanti di tutta la Campania. Fa parte dell’Appennino Lucano che per alcuni chilometri si estende anche all’interno del comune di Monte San Giacomo sempre in provincia di Salerno. Più alti del Monte Cervati, in Campania, sono soltanto la Gallinola che tocca 1920 metri sul livello del mare ed è una montagna che si trova in confine con il Molise e Punta Giulia che è un altro versante sempre dello stesso massiccio del Matese.


La Gallinola, alta 1.923 metri, è una delle vette più elevate del Matese e si trova tra i comuni di Bojano (CB), San Polo Matese (CB) e San Gregorio Matese (CE). Inoltre, è il punto più alto della regione Campania poichè la sua vetta o punta ricade nel territorio campano

Ai suoi visitatori offre uno scenario naturalistico davvero affascinante anche grazie alla sua natura morfologica dalle caratteristiche carsiche con tante sorgenti e corsi d’acqua. Tra l’altro è proprio da questa montagna che sorge il fiume Calore che tra i più importanti di tutta la Campania che offre acqua a tutta la regione e in parte anche alla Puglia. In questa zona non mancano le possibili esperienze per gli amanti della montagna e della natura con numerosi sentieri e uno scenario naturalistico impareggiabile. Infatti il Monte Cervati è completamente circondato da altre vette imponenti come la Faiatella che tocca un’altezza di 1710 metri sul livello del mare, la Raia del Pedale con i suoi 1521 metri e il monte Mottola che ha tre cime: il Motola con 1700 metri sul livello del mare e due altre che non hanno nome ma che raggiungono rispettivamente 1727 e 1743 metri.

Il piccolo santuario della Madonna della Neve

Il Monte Cervati ha delle caratteristiche tipiche delle più importanti catene d’Italia con pareti, strapiombo e profondi canali che creano uno spettacolo naturalistico unico per il proprio genere. Ai piedi dell’alta montagna ci sono poi contesti ambientali tutti da apprezzare e caratterizzati da boschi misti e faggeti che offrono un un territorio ricco di tanta vegetazione.

Riuscire a raggiungere la vetta di questa montagna, significa poter apprezzare un panorama inebriante dal quale si può apprezzare tutto il Vallo di Diano, comprese le vette più vicine come lo stesso Monte Motola. Tuttavia, scegliendo questa zona per un’esperienza turistica si può apprezzare non solo la bellezza della natura ma anche scoprire un pizzico di arte e di storia del Cilento.

È proprio qui che tanti anni fa è stato realizzato nei pressi della cima un bellissimo e suggestivo santuario dedicato al culto della Madonna della Neve. Per la precisione il Santuario si trova a 1852 metri sul livello del mare. Un luogo incantato che permette anche di fare una sorta di viaggio a ritroso nel tempo.

Tuttavia, le sorprese non si esauriscono quindi perché all’interno di una grotta naturale posizionata a circa 1830 metri sul livello del mare c’è un’altra cappella che un tempo era meta di visitatori e di pellegrini. Il Cilento è una terra tutta da scoprire nella quale si possono incontrare meraviglie quasi insperate come apprezzare la vegetazione ma anche la fauna. Proprio il piccolo santuario rappresenta una sorta di terrazza che si affaccia su tutta la valle e su gran parte del territorio cilentano. Un motivo in più per scegliere questo territorio come meta delle proprie vacanze in qualsiasi periodo dell’anno.

Nei dintorni della vetta del Monte Cervati, leggermente più in basso al piccolo santuario , nell’incavo di una roccia, c’e’ una cappella dedicata alla Madonna della Neve. Sopra si trova il Rifugio del Pellegrino.

La cima del Monte Cervati è circondata da un’atmosfera di profonda devozione mariana a Sanza, una tradizione che ha origini medievali. Secondo la leggenda, un giorno un cacciatore, mentre si riposava sulla vetta del monte, notò una piccola colomba. Provò a spararle, ma la colomba abilmente evitò i suoi colpi. Alla fine scomparve in una grotta tra i rovi. Il cacciatore tagliò i rovi e entrò nella grotta, dove vide la colomba posata ai piedi di una statua della Madonna che sorrideva. Colmo di pentimento, il cacciatore si inginocchiò a pregare e poi tornò in valle per raccontare il miracolo che aveva appena vissuto. In onore della Madonna, fu quindi costruito il santuario. Da quel momento in avanti, ogni anno tra il 25 e il 26 luglio, si svolge una processione dei “marunnari” che parte da Sanza per portare a spalla la statua della Madonna sul Santuario del Cervati. Attraverso un percorso di venti chilometri in salita, durante la notte, la processione raggiunge il santuario. Dopo dieci giorni, il 5 agosto, la statua viene riportata in paese seguendo lo stesso percorso inverso e viene accolta con solenni festeggiamenti.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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