Con i suoi 16.800 utenti, il nostro canale youtube è tra quelli con un piu’ vasto seguito su tutto il territorio. La nostra attività, anche associativa (in erba), che è sempre stata dedicata al territorio del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, in modo gratuito, vede però, oltre al canale video anche questo blog che utilizza il circuito Ad Sense per le pubblicità. Siamo sempre stati a disposizione di tutti, in modo gratuito, dichiariando che il sito è no profit ma, purtroppo, non molti ci credono. Quindi, faremo chiarezza, una volta e per tutte.
Youtube
YouTube rappresenta un universo in continua espansione, un terreno fertile di opportunità per gli youtuber, figure chiave di questa piattaforma rivoluzionaria. Questi creatori di contenuti non sono semplici utenti, ma veri e propri artigiani della narrazione visiva, capaci di plasmare esperienze coinvolgenti e accattivanti per un pubblico globale.
La Vasta Gamma di Contenuti
Dagli emozionanti cortometraggi alle guide pratiche ricche di consigli, dalle recensioni approfondite ai vlog personali che raccontano frammenti di vita quotidiana, gli youtuber offrono una vasta gamma di formati avvincenti. La loro creatività non conosce confini, spaziando tra generi diversi e catturando l’attenzione del pubblico con contenuti sempre nuovi e originali.
Le Fonti di Guadagno
La monetizzazione tramite le pubblicità di YouTube rappresenta la principale fonte di guadagno per questi creatori di contenuti. Tuttavia, non è l’unica strada percorribile. Gli youtuber più seguiti e apprezzati possono offrire ai fan l’opportunità di aderire ad abbonamenti e membership, garantendo così contenuti esclusivi e creando un legame stretto e duraturo con la loro audience (non è il nostro caso). Inoltre, i fan più devoti possono sostenere direttamente i loro beniamini attraverso donazioni su piattaforme dedicate come Patreon (e nemmeno questo caso ci riguarda). Un’altra via redditizia è rappresentata dalle sponsorizzazioni e dai programmi di affiliazione. Aziende e marchi di rilievo collaborano con influencer di spicco per promuovere prodotti e servizi all’interno dei loro video, garantendo commissioni sulle vendite generate (e nemmenoè questo il caso: non vendiamo niente e non mangiamo a sbafo). Inoltre, gli youtuber di maggior successo hanno la possibilità di monetizzare creando linee di merchandising, pubblicando libri o organizzando eventi dal vivo, ampliando così il loro raggio d’azione oltre il mondo digitale.
Ad Sense ed i requisiti per la monetizzazione
Per accedere alle opportunità di monetizzazione su YouTube, è fondamentale rispettare alcuni requisiti chiave. In primo luogo, è necessario produrre contenuti originali, rispettando rigorosamente le norme sulla proprietà intellettuale e i diritti d’autore. Inoltre, occorre raggiungere determinate soglie di visualizzazioni e iscritti, a dimostrazione di un pubblico solido, coinvolto e in costante crescita. Ma quanto paga (o pagherebbe) youtube?
Diciamo che “pensavamo” che il rapporto (nonostante sia piuttosto complesso), semplificando, fosse di circa 1 euro ogni 1000 visualizzazioni. Quindi “teoricamente” un video visto 10.000 volte dovrebbe permettere di guadagnare 10 euro. Ma le cose, non stanno cosi e vi portiamo un esempio, con uno screenshot: Nonna Rosina!
Questo è sicuramente uno dei video piu’ visti: 60427 visualizzazioni con un tempo totale 1543 ore ci ha donato 50 iscritti e 9.19 euro. Il rapporto, quindi non è 1000 visualizzazioni 1 euro ma 8000 a 1… In questo caso il video è stato girato in casa, montando un paio di faretti e utilizzando una telecamera e due radio microfoni (costo dell’attrezzatura circa 3000 euro), non ha obbligato a tour massacranti sul territorio, spese di benzina, alloggio, ristorante. In questo caso ho chiesto spiegazioni ai simpatici amici dell’assistenza che, dopo un giro incomprensibile di parole relativo ai pay per clip ed amenità varie ci hanno risposto picche. Il mestiere dello youtuber non porta a niente: solo spese!
Ad sense per i contenuti: il sito web
Stesso discorso vale per il blog: ADSENSE crea solo fastidio all’utente e non paga: nella migliore delle ipotesi, quando riusciamo a pubblicare una notizia in anteprima e facciamo qualche migliaio di visualizzazioni in un giorno guadagnamo dai due o tre euro. In condizioni normali non arriviamo ad un euro.
Quando pagano?
Il pagamento, che da un anno circa è stato sdoppiato (un pagamento per il canale youtube ed un altro per il sito) avviene dopo il raggiungimento di 70 euro.
Quanto costa mantenere un canale ed un sito?
Nel nostro caso è ben difficile calcolare i costi dell’attrezzatura, cercheremo di fare due conti sommari: per fare una diretta possono servire fino a 4 telecamere (abbiamo 3 sony fdr ax 33, 1 sony ax 700 ed una Panasonic XC 1000). Il costo complessivo delle 5 telecamere si aggira, ancora oggi, intorno ai 6000 / 7000 euro (senza calcolare batterie extra, schede di memoria, cavi, etc.) Il software originale (abbiamo due licenze vmix 4k) costa 700 x 2= 1400 dollari. Il costo di gestione di un canale in streaming 24/7 fino a 1000 utenti, circa 1000 euro all’anno. Il server (abbiamo un server personale) costa circa 1000 euro all’anno (incluso il dominio). Il tema del sito costa 50 euro all’anno ed ogni plugin (esempio uno slideshow, un antivirus o il traduttore) ci costa altri 500 / 1000 euro all’anno. Se volessimo gestire anche la Seo con strumenti come SemRush o Moz non ne parliamo.
Ma non finisce qui: ogni cavalletto ha un costo, cosi come un faretto, un radiotrasmettitore, i microfoni, macchine fotografiche, obiettivi etc. Poi ci sono: la benzina, i pernottamenti (che cerchiamo di ridurre all’osso, il ristorante… o il panino). Non possiamo inserire pubblicità extra perche’ non siamo registrati come testata giornalistica.
Per fortuna ci occupiamo della parte montaggio, riprese, e gestione della programmazione in totale autonomia altrimenti sarebbero ulteriori spese. Quando diciamo che siamo no profit esageriamo: siamo martiri.
Pero’ siamo indipendenti… se una cosa ci va di farla la facciamo, altrimenti andiamo al mare…
La cosa brutta
La cosa piu’ brutta di tutte è quando vediamo che un nostro video è stato scaricato ed utilizzato senza nemmeno chiedere il permesso, quando una foto è stata ritagliata e riutilizzata. Quando ci inventiamo qualche cosa di nuovo e, puntualmente, la troviamo su altri siti…
Forse è per questo che, alla lunga, dopo dodici anni… stiamo facendo un passo indietro!
Un saluto, Renato Leproux