Durante un’intervista recente condotta da Bruna Vespa, è stato discusso un tema di particolare rilevanza riguardante un’iniziativa su cui sta lavorando Matteo Salvini. Questo progetto mira a facilitare la regolarizzazione di piccole irregolarità domestiche, interessando quasi l’80% degli immobili in Italia. Tra le questioni sollevate, emerge la volontà di affrontare diverse tipologie di difformità.
La Meloni non si sbilancia, il progetto allo studio di Salvini
Per prima cosa, ci si concentra su quelle difformità di natura formale che nascono dalle incertezze nella interpretazione delle norme attuali. Questo include anche le modifiche minori apportate dai proprietari alle loro unità immobiliari, come l’aggiunta di tramezzi o soppalchi, che rientrano nella categoria delle difformità ‘interne’. Inoltre, si vuole affrontare il problema delle difformità che, al momento della loro realizzazione, avrebbero potuto essere regolarizzate, ma che ora si trovano in una situazione di stallo a causa delle restrizioni imposte dalla normativa sulla ‘doppia conforme’. Questa non permette infatti di ottenere i necessari permessi o segnalazioni per sanare molti interventi eseguiti in passato.
Infine, il progetto prevede di semplificare i processi per i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee, facilitando così un adeguamento più flessibile degli spazi alle esigenze attuali. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la soluzione di una problematica che riguarda una vasta parte del patrimonio immobiliare nazionale, promettendo di portare benefici significativi a numerosi proprietari di immobili in Italia.
La proposta del suo piano di salvaguardia abitativa sembra aver preso alla sprovvista la presidente del Consiglio, che ha scelto di mantenere una posizione di attesa e di cautela, preferendo non esprimere un giudizio definitivo su una normativa della quale afferma di non avere piena conoscenza.