La Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Ente Filantropico ha presentato, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, il “Manifesto delle persone sordocieche”: un documento in dieci punti che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione delle Istituzioni sui diritti di questa fascia di popolazione, che conta oltre 360mila (1) persone con disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito e, contemporaneamente, con limitazioni di tipo motorio, la cui stima complessiva deve essere però vista verso l’alto, tenendo in considerazione anche i minori al di sotto dei 15 anni, non inclusi nella rilevazione, e le persone che presentano, oltre alla minorazione sensoriale, anche una disabilità intellettiva. Si tratta di persone spesso invisibili, che rischiano di essere confinate nell’isolamento imposto dalla propria disabilità.
All’evento istituzionale, che ha dato il via alle celebrazioni del 60° anniversario della Fondazione, hanno preso parte il Vicepresidente della Camera On. Giorgio Mulè per l’indirizzo di saluto e il Viceministro del Lavoro e delle politiche sociali On. Maria Teresa Bellucci, a cui sono seguiti gli interventi introduttivi, tramite video messaggio, del Ministro per la disabilità On. Alessandra Locatelli, del Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze On. Lucia Albano ed il messaggio del Ministro della Salute On. Orazio Schillaci. Per la Lega del Filo d’Oro sono intervenuti il Presidente Rossano Bartoli, il Presidente del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico Carlo Ricci, il Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche Francesco Mercurio, il Presidente del Comitato dei Familiari Daniele Orlandini, con le testimonianze dell’Educatrice Manola Tamburo e della volontaria Antonella Nibaldi. Inoltre, l’evento ha visto la presenza dei testimonial e amici storici della Fondazione, Renzo Arbore e Neri Marcorè.
Questo importante evento suggella l’impegno che, come Lega del Filo d’Oro, portiamo avanti da ormai 60 anni e getta le basi per gli ulteriori traguardi che siamo fiduciosi di poter raggiungere, guardando sempre oltre, grazie al supporto di tutti. Il nostro obiettivo è garantire un futuro migliore a chi non vede e non sente e alle loro famiglie, che ogni giorno ripongono fiducia in noi. Crediamo fermamente che con il sostegno delle Istituzioni e della popolazione nel suo complesso, si possano superare le sfide attuali per creare una società più equa e accessibile.
IL QUADRO NORMATIVO
L’iniziativa ha anticipato una ricorrenza importante per la storia dei diritti di chi non vede e non sente, poiché il 1° aprile 2004 il Parlamento Europeo, con la “Dichiarazione sui diritti delle persone sordocieche”, ha riconosciuto per la prima volta la sordocecità come disabilità distinta, invitando tutti gli Stati Membri a riconoscere la specificità di questa disabilità e a garantire alle persone sordocieche un supporto adeguato negli ambiti sanitario, assistenziale, inclusivo, comunicativo e della mobilità. Tuttavia, nonostante i progressi normativi, ci sono ancora sfide significative da affrontare per garantire una piena attuazione dei diritti delle persone sordocieche.
In Italia, la Legge 24 giugno 2010, n. 107 “Misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche“, ha recepito la raccomandazione del Parlamento Europeo. Seppur apprezzabile negli intenti, l’attuazione pratica di questa legge si è rivelata di difficile attuazione. Nella prassi, infatti, il riconoscimento della sordocecità rimane legato all’accertamento delle due distinte minorazioni, escludendo, di fatto, dalla piena tutela legale le persone che, pur essendo non vedenti, siano diventate sorde dopo il dodicesimo anno di età, oppure nate senza alcuna minorazione sensoriale, siano divenute sordocieche dopo i dodici anni di età.
Per ovviare a tale criticità, il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un importantissimo disegno di legge (il c.d. semplificazioni-bis) volto a garantire il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone che manifestano compromissioni totali o parziali combinate della vista e dell’udito, congenite o acquisite, a prescindere dall’età di insorgenza. Tale misura si inserisce nel più ampio disegno di riforma avviato con la Legge Delega per la Disabilità (Legge 22 dicembre 2021, n. 227), che accompagnerà l’aggiornamento della definizione di sordocecità ad una semplificazione dei criteri e delle modalità di accertamento.
La nuova definizione di sordocecità – che si auspica possa essere velocemente approvata anche dal Parlamento – segna un cambio di passo fondamentale per le persone sordocieche. Avere una definizione che finalmente riconosca la sordocecità, indipendentemente dall’età, è di cruciale importanza per garantire pienamente il diritto alla salute e all’assistenza delle persone sordocieche, nonché per promuovere la loro reale autodeterminazione. La sfida del pieno riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica non deve, pertanto, esaurirsi in un – auspicato e necessario – miglioramento della presa in carico sanitaria e sociosanitaria, ma consiste nel tradurre le politiche di inclusione genericamente rivolte alle persone con disabilità in diritti pienamente esigibili per tutte le persone sordocieche.
IL MANIFESTO DELLE PERSONE SORDOCIECHE
Partendo dal riconoscimento della sordocecità come disabilità unica la Lega del Filo d’Oro, con il “Manifesto delle persone sordocieche“, intende individuare alcune delle principali barriere che impediscono alle persone sordocieche di tutte le fasce di età di poter concretamente godere dei propri diritti, chiedendo alle Istituzioni di impegnarsi a:
Riconoscere come sordocieche tutte le persone affette contemporaneamente da cecità e sordità, indipendentemente dall’età in cui sviluppano tali disabilità, aggiornando la Legge 107/2010; Garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie fuori Regione per tutte le persone sordocieche e con disabilità psicosensoriale che necessitano di cure specialistiche; Promuovere una maggiore presenza degli interpreti LIS e LIST nelle strutture pubbliche, specialmente in ambito sanitario; Favorire l’inclusione scolastica dei bambini e ragazzi sordociechi nelle scuole primarie e secondarie, attraverso la formazione del personale e dei volontari all’uso e alla conoscenza di Braille, LIS, LIST, Haptic e/o il sistema di comunicazione più adatto per la singola persona; Promuovere la mobilità autonoma delle persone sordocieche attraverso la formazione del personale di assistenza nel trasporto pubblico, in particolare ferroviario ed aeroportuale; Promuovere la piena attuazione della c.d. Legge sul Dopo di Noi (Legge 112/2016), riconoscendo il ruolo del caregiver familiare (art. 1, comma 225, Legge 205/2017); Promuovere lo sviluppo di politiche lavorative inclusive; Promuovere forme di housing e cohousing per le esigenze specifiche delle persone sordocieche e garantire forme di assistenza adeguate alle esigenze delle persone anziane; Promuovere l’accessibilità dei siti web istituzionali (e non) per le persone con minorazioni psicosensoriali, uditive e visive; Promuovere l’accesso allo sport e alla cultura delle persone sordocieche e con disabilità psicosensoriali attraverso l’abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive.