di Pasquale Martucci – La parola produce una serie infinita di significati che riguardano il rapporto con il pensiero, il linguaggio e la lingua, la comunicazione in tutte le sue svariate forme. Se poi consideriamo il suo aspetto strumentale, il suo uso nella società attuale, le dimensioni di questo termine crescono in maniera esponenziale ponendo in essere molti aspetti di ambiguità: pensiero e parola, verità e menzogna, giusto e sbagliato, verbale e non verbale, comunicazione e relazione, e così via.
I tanti mondi della parola sono stati affrontati in occasione del Festivalfilosofia 2023, dedicato proprio alla parola (Modena, Carpi e Sassuolo), che si è svolto da venerdì 15 a domenica 17 settembre, con quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali (54), mostre e spettacoli. Come sostiene Massimo Cacciari, il logos è la parola, che può essere anche quella del discorso logico, del discorso violento, del diritto e della legge, o anche “la parola che crea, che è in essa un fare, il verbum”. Un tema vastissimo che approfondisce la centralità del linguaggio e della lingua in un’epoca caratterizzata dal dominio della comunicazione, in cui la parola risulterebbe indebolita determinando il degrado dei rapporti tra le persone.
per approfondimenti: https://www.ricocrea.it/2023/09/21/lambiguita-delle-parole/