La triglia di scoglio è un pesce osseo diffuso nel mar Mediterraneo, dal corpo ovale e compresso lateralmente, con due pinne dorsali e una colorazione che varia dal rossastro al bruno-rosato. Tra le numerose varietà di triglia presenti lungo le coste italiane, spicca la pregiata “rossa di Licosa”, endemica delle limpide acque della Riserva Marina di Punta Licosa, perla del Cilento. Questa triglia dal riflesso ramato e dalla polpa saporita è la regina incontrastata di quest’angolo di paradiso, dove tra grotte sommerse e fondali rocciosi prolifera rigogliosa la posidonia, prateria degli dei per i pesci.
La “rossa di Licosa” si distingue per le eccezionali qualità organolettiche della sua carne e per le ridotte dimensioni, che la rendono una vera leccornia. È infatti più piccola delle triglie comuni, ma questa apparente fragilità nasconde un carattere combattivo e una spiccata personalità. Questo pesce dall’indole vivace, che ama appollaiarsi tra le rocce e mimetizzarsi per tendere agguati, rappresenta una prelibatezza che ha ottenuto il marchio PAT, a tutela di un prodotto unico che racchiude i profumi e i sapori più autentici della costa cilentana.
La Riserva di Punta Licosa
La Riserva Marina di Punta Licosa è una perla incastonata nel golfo di Salerno, un’oasi subacquea che abbraccia i comuni di Castellabate, Montecorice e San Mauro Cilento. Istituita nel 2009 per preservare le bellezze naturalistiche di questo lembo di costa, la Riserva comprende sia zone a terra che a mare, offrendo panorami mozzafiato tra falesie a picco, calette nascoste e fondali ricchi di biodiversità. Il cuore pulsante di questo ecosistema incontaminato è proprio Punta Licosa, promontorio roccioso che si protende sul mar Tirreno, quasi a voler accarezzare le isole Li Galli, celebrate per essere state dimora della sirena Leucosia cantata da Omero. La posidonia oceanica, prateria sommersa popolata da creature marittime, ricopre i fondali antistanti la Riserva, mentre sulla terraferma macchia mediterranea e vegetazione rupestre si alternano a radure fiorite.
Come cucinare la triglia “rossa di Licosa”:
- Alla griglia: le triglie alla griglia sono un must intramontabile. Basta pulire e squamare il pesce, condirlo con olio, sale, pepe e limone e cuocerlo per pochi minuti su una bella griglia calda. La carne delicata della triglia si sposa perfettamente con la cottura alla brace.
- Al forno: le triglie al forno con patate sono un secondo piatto facile e gustoso. Dopo aver pulito le triglie, basta sistemarle in una teglia con patate tagliate a spicchi, un filo d’olio, origano, aglio e prezzemolo. Cuocere in forno caldo per 15-20 minuti.
- All’acqua pazza: lessare le triglie in una casseruola con pomodori freschi tagliati a pezzi, aglio, prezzemolo, peperoncino, capperi e olive. Si formerà un brodetto delizioso in cui la triglia si insaporirà gradualmente.
- In umido: stufare le triglie a fuoco lento in padella con cipolla, carota, sedano, pomodorini, vino bianco, olive e capperi. La consistenza morbida del pesce ben si presta a questa preparazione.
- In crosta di patate: avvolgere ogni triglia in una “camicia” di fette sottili di patate, fermate con uno stuzzicadenti. Spennellare con olio e cuocere in forno per 20 minuti circa. Una ricetta dal successo assicurato!