Per molti anni il tema riguardante il Ponte sullo Stretto è stato oggetto di dibattiti e discussioni che hanno interessato l’etica e la morale relative a questo imponente lavoro mai realizzato.
Dopo decenni di consigli, riunioni e opinioni politiche parecchio discordanti tra loro, la società denominata Stretto di Messina ha pubblicato recentemente un avviso per avviare finalmente la fase preliminare dei lavori del fatidico ponte. Ma cosa comporterà questa notifica e che dire della storia che si cela dietro la costruzione di questa infrastruttura mai portata a compimento? Ripercorriamo brevemente gli eventi cardine della storia ritenuta da molti impossibile del Ponte sullo Stretto in questo interessante articolo!
Il Ponte sullo Stretto: una storia secolare
L’idea di connettere la Sicilia al continente italiano affonda le radici addirittura al 1840, periodo nel quale Ferdinando II delle Due Sicilie iniziò a pensare alla costruzione del ponte affidandone la progettazione ad architetti e ingegneri fidati; tuttavia, già allora egli abortì il piano per gli eccessivi costi che si sarebbero abbattuti sulle casse del Regno.
Si dovettero aspettare circa 110 anni prima che l’idea di costruire il Ponte sullo Stretto conoscesse un inaspettato rilancio, quando nel 1952 l’ingegnere americano Steinman venne incaricato di pianificarne la costruzione.
Qualche anno più tardi, nel 1955, la regione siciliana condusse uno studio geofisico per analizzare le due sponde sulle quali sarebbe sorto il ponte e verificare la fattibilità della costruzione, fondando anche una società nota come Gruppo Ponte Messina Spa rimasta attiva sul progetto fino al 1981.
Nel 1985 il presidente del Consiglio Craxi si autoproclamò fautore di una rapida costruzione del Ponte sullo Stretto arrivando a stabilire una convenzione con le Ferrovie dello Stato e con l’Anas e facendo condurre uno studio finalizzato al confronto di ben 3 tipologie di ponte.
Il progetto venne presentato nel 1992 ma, nonostante il via libera arrivato dalle FS e dall’Anas, non venne mai iniziato; nel 2005, durante il governo Berlusconi, l’associazione di imprese Eurolink si aggiudicò l’appalto per la realizzazione del ponte grazie ad un’offerta che superava i 3 miliardi di euro.
Tuttavia, ancora una volta, nel 2006 il governo Prodi bloccò tutto sul nascere; da allora, il progetto continuò ad essere ripreso in mano e abbandonato diverse volte, portando ogni volta ad un nulla di fatto fino al recente avviso di inizio dei lavori preliminari.
Cosa prevede l’odierno progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto?
Il progetto attuale del Ponte sullo Stretto
Sulla scia di quanto pianificato da Eurolink nel 2011, il progetto attuale del Ponte sullo Stretto prevede la costruzione dei pilastri rispettivamente presso Torre Faro in Sicilia e Villa San Giovanni in Calabria per colmare la distanza di circa 3.5 km tra le due località.
Le colonne dei pilastri saranno alte circa 400 metri, mentre la durabilità della costruzione è prevista per un lasso di tempo di circa 200 anni.
La carreggiata avrà 3 corsie per senso di marcia, 2 binari ferroviari e 2 corsie di servizio; tuttavia, prima di procedere con i lavori, sarà necessario espropriare le abitazioni di oltre 300 persone alle quali la società ha fornito 60 giorni di tempo dall’8 aprile.
I lavori dovrebbero iniziare a dicembre 2024, mentre l’apertura al traffico è prevista per il 2032, con un costo totale dei lavori che si assesterebbe intorno ai 15 miliardi di euro.
Questa sarà finalmente la volta buona per vedere il Ponte sullo Stretto effettivamente realizzato?
Basterà aspettare e vedere se la storia impossibile e secolare di questa costruzione vedrà finalmente la fine!
