di Selvaggia Nespolino – Stonehenge è un nome che appena pronunciato evoca alla mente misteriosi riti legati al solstizio d’estate (21 giugno). Si tratta di un famosissimo calendario astronomico inglese della preistoria.
Non molti sanno che anche in Italia se ne trovano alcuni, legati al solstizio d’inverno (21 dicembre) al quale viene attribuito il trionfo della luce sulle tenebre, ovvero le giornate che cominciamo ad allungarsi. Questo evento veniva festeggiato dai romani con il “Sol invictus” e, successivamente, dai cristiani con il Natale di Cristo.
Nella nostra penisola, da “Petre de la Mola” in Basilicata fino ai megaliti della Valle del Belice in Sicilia, i calendari in pietra risalgono quasi tutti alla tarda età del Bronzo e sono stati costruiti con la stessa tecnica di Stonehenge in Gran Bretagna. Come spiega Polcaro: consistono nell’ osservare la posizione del sole nel giorno più corto o lungo dell’anno e creare dei punti di mira.
Anche il Cilento vanta di avere un megalite, precisamente sul Monte della Stella. Si chiama “Preta ru Mulacchio” (Pietra del Figlio Legittimo) ed era associato ai riti di fertilità. “Il complesso” è stato frequentato fino agli anni ‘50. Le donne si accostavano ai giganti di pietra per compiere un rito antico, tramandato di generazione in generazione dalla notte dei tempi: lasciando il sentiero principale si inoltravano in uno laterale immerso in una fitta vegetazione che quasi lo nascondeva alla vista ed entravano nei due stretti passaggi di rocce credendo che, una volta fecondate dal Sole, donassero loro fertilità.
La Preta è costituita da tre massi naturali nei quali si sono formate delle gallerie naturali. Tuttavia è stata modificata dal lavoro dell’uomo nel corso della storia: grosse pietre sono state incastrate in posizioni precise tra i blocchi originari, creando così una copertura al complesso per perfezionarne il passaggio al suo interno. Il tetto raccoglie l’acqua piovana che defluisce grazie a dei canali di scolo.
Nessuno dei massi che compone la Petra è in una posizione casuale: tutti insieme formano una struttura calibrata sulla posizione del Sole, in grado di indicare con precisione il solstizio d’inverno e quello d’estate. I raggi del sole penetrano nelle gallerie rurali formando una lama di luce (Sun blade), ovvero un fenomeno astronomico comune alle strutture megalitiche preistoriche. La posizione e la lunghezza della lama di luce cambiano ogni giorno ed in modo costante nel corso dell’anno. Per questo il sito di Monte della Stella è stato nominato uno “Stonehenge del Cilento”.
Questo “calendario di pietra” è visitabile grazie ad una scala di legno predisposta dall’Ente Parco, raggiungibile dal parcheggio del Santuario con un sentiero di circa 400 metri.