La Riserva di Biosfera “Cilento e Vallo di Diano” è una perla rara e preziosa incastonata nel sud Italia, un territorio dalla natura rigogliosa e generosa che ha dato i natali alla celebre dieta mediterranea.
La Riserva di Biosfera del Cilento Vallo di Diano e Alburni è la più grande d’Italia. L’ampiezza e la bio-geodiversità del territorio trovano riscontro nella varietà di ecosistemi di elevato valore ambientale, naturalistico e paesaggistico: 28 SIC ed 8 ZPS che testimoniano la presenza di endemismi unici, nochè grotte carsiche del paleolitico. La flora del Parco è costituita da circa 1800 diverse specie di piante spontanee autoctone. Tra questi, circa il 10% ha un’importanza fito-geografica essendo endemica e / o rara. La più conosciuta di queste specie, e la più importante è la Primula di Palinuro (Primula Palinuri), specie paleoendemiche con diffusione estremamente localizzata.
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Una terra feconda e prosperosa
Questa area protetta abbraccia un paesaggio variegato che dal mare digrada dolcemente verso l’interno, attraverso morbide colline ricoperte di uliveti secolari e ordinati vigneti da cui nascono olio e vino rinomati in tutto il mondo. La fortunata conformazione del terreno e il clima mite e temperato, con estati asciutte e miti inverni quasi privi di gelate, favoriscono una rigogliosa vegetazione che regala frutti succosi, ortaggi saporiti e aromatiche spontanee. Le valli sono solcate da fiumi dalle acque limpide e cristalline che donano vigore ai campi coltivati. Ragion per cui il Cilento rappresenta un autentico paradiso per i cultori della cucina genuina e salutare, una dispensa naturale di bontà semplici e genuine.
Un regno sotterraneo che sfida il tempo
Ma la Riserva non è solo natura rigogliosa. Il particolare substrato geologico carsico di dolomie e calcari modellato dal tempo, ha originato un sorprendente mondo sotterraneo fatto di grotte, cavità e canyon che si diramano per chilometri nelle viscere della terra. Un regno fantastico che conserva concrezioni millenarie, stalattiti e stalagmiti che sfidano la forza di gravità. Laminescenze argentee rivestono le pareti rocciose in un gioco di colori e riflessi suggestivi. Per questa ricchezza geologica una parte del territorio è divenuta Geoparco UNESCO.
Vestigia della Magna Grecia che rivivono nel presente
La Riserva però non custodisce solo meraviglie naturali. In superficie emergono importanti testimonianze di un passato glorioso che rimandano alla Magna Grecia, come i maestosi templi di Paestum dalle imponenti colonne doriche, le rovine dell’antica Elea Velia dall’inconfondibile charm classico e la monumentale Certosa di Padula con i suoi silenziosi chiostri che rievocano la spiritualità dei monaci medievali. Gioielli architettonici che l’UNESCO ha giustamente decretato Patrimonio dell’Umanità e che ancora oggi affascinano i visitatori.
Un eco-museo a cielo aperto da scoprire in punta di piedi
Oggi il Cilento punta su un turismo sostenibile, che permette di scoprire uno scrigno di biodiversità, di ammirare paesaggi incontaminati solcati da sentieri panoramici e mulattiere, e di assaporare i ritmi lenti di borghi autentici dove il tempo sembra essersi fermato. Tra i vicoli si respira tutto il fascino del passato. Qui si può vivere a stretto contatto con una natura integra, praticando attività come trekking, arrampicata, canoa, cicloturismo, birdwatching e snorkeling senza impattare l’equilibrio ambientale. Il Cilento è un vero e proprio eco-museo a cielo aperto che va esplorato in punta di piedi per preservarne la bellezza!