La premier Meloni dichiara su Instagram la “separazione” da Gianbruno. Oggi il divorzio veloce e’ possibile. Vi spieghiamo perche’ - www.cilentano.it
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La premier Meloni dichiara su Instagram la “separazione” da Gianbruno. Oggi il divorzio veloce e’ possibile. Vi spieghiamo perche’

Mentre la Premier Meloni dichiara ufficialmente su Instagram che “Le nostre strade si sono divise da tempo, è arrivato il momento di prenderne atto … a tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa“, molti si chiedeno se fossero sposati e sulla possibilità di fruire di quello che comunemente viene chiamato “divorzio breve”.

Cassazione, il divorzio breve si puo’ fare

Una delle novità introdotte recentemente sul fronte del diritto di famiglia consiste nell’introduzione del divorzio breve, che entra a far parte delle soluzioni che possono essere adottate da una coppia ormai in crisi. Scopriamo quali sono le diverse novità introdotte da questa decisione intrapresa dalla Cassazione.



Come funzionava il divorzio prima del provvedimento

Prima che la Suprema Corte di Cassazione con il verdetto 28727, depositato nei giorni scorsi (che rende di fatto ufficiale la riforma Cartabia), il divorzio e la separazione erano due procedimenti che dovevano essere affrontati in due tempistiche differenti.
Prima si procedeva con la separazione, la quale comportava anche che i due coniugi vivessero in due abitazioni differenti: questo nel frangente in cui ci si rivolgeva al giudice, quindi una situazione differente rispetto la classica separazione in casa dove sono i coniugi in loro autonomia a optare per questa soluzione seppur, agli occhi della legge, entrambi risultavano essere ancora sposati.
La separazione, se consensuale, comportava un periodo d’attesa di circa sei mesi, al termine dei quali i coniugi potevano richiedere il divorzio, quindi eventualmente potersi sposare con altre persone.
Se la separazione o il divorzio non erano consensuali, la tempistica per richiedere tale procedimento necessitava di almeno un anno.

Perché venivano applicate queste tempistiche?

La tempistica di richiesta del divorzio veniva applicata per dare il tempo ai coniugi di capire effettivamente come procedere dopo essersi separati legalmente. Questo lasso di tempo permetteva anche ai coniugi di capire quale fosse la soluzione ideale, specialmente nel frangente in cui la famiglia era composta anche da bambini o comunque da minorenni, spesso oggetto di aspre contese tra i coniugi.
In alcune occasioni accadeva anche che, prima dello scadere dei sei mesi o dell’anno, i due coniugi si presentavano nuovamente presso il tribunale dove era stata emessa la sentenza di separazione per esprimere la propria intenzione di riconciliamento: questo comportava l’annullamento del precedente atto, con i due coniugi che, di fatto, non interrompevano il loro matrimonio.
Ma accadeva anche che la situazione degenerasse creando contrasti ulteriori e di grande intensità tra le due parti e proprio per questo la Cassazione ha reso possibile l’attuazione del divorzio breve.

In cosa consiste il nuovo provvedimento della Cassazione


Per evitare che la situazione di una famiglia potesse peggiorare ulteriormente, la Cassazione ha introdotto il provvedimento del divorzio breve. Questo consiste semplicemente nella richiesta, da parte dei coniugi in modo consensuale, di procedere sia con la separazione che con il divorzio in quanto entrambi esprimono la loro intenzione di non riconciliarsi nuovamente, quindi di intraprendere due percorsi di vita differenti dopo la loro unione. Pertanto i tribunali, come accadeva in passato, non possono rigettare la richiesta di divorzio breve espressa da parte dei due coniugi, permettendo loro di annullare rapidamente il loro matrimonio e quindi avere l’occasione di sposarsi o convivere con altre persone affermando il principio per cui “in tema di crisi familiare, nell’ambito del procedimento di cui all’art 473 bis 51 cpc è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio“.

redazione

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