“Ù VICCIO cu l’uovo”, antica tradizione cilentana, è una treccia di pane bianco contenente un uovo, preparata durante l’ultima panificazione precedente la Pasqua, da offrire in dono alla persona amata e ai bambini. I simboli dell’uovo -inteso come simbolo di vita primordiale- e il rito del dono, sono antichissimi e diffusi presso molte culture. L’aspetto che si dà al viccio è molto originale ed è espressione di un rito arcaico.
I vari paesi del Cilento hanno elaborato storicamente diverse “forme”:
questo pane può essere modellato a tòrtano, rotondo con una cavità al centro in cui porre l’uovo;
oppure a viccio, intrecciato a foggiare l’aspetto di un neonato in fasce e l’uovo è collocato nella parte superiore che raffigura la testa o, più spesso, in quella inferiore che raffigura l’ombelico.
Tali riferimenti simbolici all’uovo cosmico, all’ombelico della terra come centro della vita e del mondo, si collegano ad antiche mitologie della vita-che-nasce. Essi, nella festa cristiana della Pasqua, si ricollocano nella simbologia di una nuova vita dell’anima dopo la morte, rigenerata, libera dal peccato, in virtù della resurrezione di Cristo. fonte: https://www.facebook.com/decogruppoinfante
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