Durante un viaggio nel Cilento, probabilmente avrai sentito parlare della cosiddetta mozzarella nella mortella; ti sarai quindi chiesto cosa significasse questa espressione e che tipo di preparazione richiedesse la mozzarella che rientra tra le migliori prelibatezze cilentane e che unisce sapori e tradizione, per dare vita a un risultato irresistibile. Cosa cambia tra la mozzarella tradizionale e la variante cilentana? Lo scopriamo nell’articolo.
La mozzarella nella mortella, conosciuta in dialetto cilentano come “mozzarella co’ a mortedda”, è una versione più soda del formaggio italiano più conosciuto nel mondo, dal gusto particolarmente intenso. La mozzarella nella mortella prende il suo nome dal mirto utilizzato per realizzare la consistenza tipica del formaggio, appunto la mortella cilentana. Si tratta di una pianta sempreverde che viene raccolta nelle zone di pascolo nel Cilento, e utilizzata per formare una sorta di involucro, nel quale si dispone il formaggio da conservare.
Attenzione però: innanzitutto, deve essere comunque seguito il procedimento per formare la mozzarella, quindi si utilizza il latte fresco vaccino, o di bufala, che deve essere assolutamente qualitativamente ottimo. Il latte viene poi scaldato e cagliato, fino a farlo coagulare per trasformarlo in mozzarella.
Attenzione e cura durante la preparazione della mozzarella nella mortella: l’arte culinaria cilentana
La produzione di questo formaggio a pasta filata richiede grande preparazione e competenza, in quanto deve essere trattato con movimenti molto precisi e rapidi, così da ottenere la giusta consistenza. Un qualsiasi errore, anche minimo, durante la fase di formazione della mozzarella, potrebbe compromettere tutta la procedura. Se, però, viene superato con successo questo passaggio, allora si è a buon punto per produrre la mozzarella nella mortella cilentana.
Il formaggio viene disposto sui mazzi di mirto, legati con dei rami sottili; ciò permetterà alla mozzarella, che inizialmente avrà una consistenza morbida e la forma tipica dei straccetti allungati, di essere conservata adeguatamente e di ottenere il tipico sapore derivato dalla pianta. Il tutto richiede alcuni giorni o settimane di attesa, in base alla dimensione del prodotto, al latte utilizzato e al gusto desiderato. Infatti, una mozzarella piuttosto grande richiederà sicuramente alcune settimane all’interno della mortella per raggiungere la consistenza giusta. Il latte usato, invece, influenza più che altro il gusto del formaggio per cui, in base all’intensità del sapore del latte, si richiederanno tempistiche più o meno lunghe. In generale, la mozzarella nella mortella cilentana ha un gusto di per sé intenso, ma c’è chi desidera alleggerire il suo sapore molto forte; anche in questo caso, il periodo di maturazione potrà essere regolato in base alle preferenze.
Utilizzo e ricette con la mozzarella nella mortella cilentana
La mozzarella nella mortella cilentana ha un sapore intenso e davvero delizioso; va mangiata fresca, per assaporare il suo gusto prelibato e soprattutto per non far perdere al formaggio la sua consistenza soda, ma allo stesso tempo morbida e cremosa. Deve essere trattata proprio come una mozzarella tradizionale in cucina: puoi, quindi, mangiarla a crudo in un’insalata estiva o in una caprese, con pomodoro e basilico, condito con dell’olio extravergine di oliva, oppure scegliere di utilizzarla per la preparazione di una pizza. Ovviamente, i bambini potranno farci dei gustosi panini con salumi.