La ginestra è una pianta originaria del continente europeo e asiatico appartenente alla famiglia delle Fabacee, la quale è caratterizzata da piante dal comportamento cespuglioso. Grazie alle sue molteplici proprietà curative e naturali, la ginestra viene largamente utilizzata come uno strumento omeopatico molto efficace per una grande quantità di disturbi. Quali sono le specie di ginestre ad oggi esistenti?
Che dire delle sue proprietà naturali e dei suoi usi? Scopriamo la risposta a ciascun quesito in questa breve ma interessante guida!
Ginestra: le specie esistenti
La ginestra è una pianta cespugliosa presente in pressoché ogni angolo del pianeta sia perché cresce in molteplici territori, come le colline assolate, i boschi o i luoghi particolarmente aridi, ma anche perché si suddivide in circa 75 specie diverse, ognuna delle quali avente delle speciali caratteristiche distintive.
Ad esempio, una delle più note è il ginestrone, varietà utilizzata molto spesso come sedativo o tranquillante nel trattamento di disturbi come la tosse o l’asma.
Inoltre, un’altra specie celebre è la ginestra dei carbonai, speciale varietà anticamente utilizzata per realizzare delle scope a causa dell’incredibile robustezza che i suoi rami acquisivano dopo il processo di essiccazione. È doveroso menzionare anche la ginestra portoghese e quella spagnola, note rispettivamente per dei fiori bianchissimi e per dei lunghissimi steli che terminano con dei fiori molto piccoli. Quali sono le principali proprietà della ginestra del Cilento?
Ginestra: le proprietà
Grazie alle sue molteplici proprietà medicamentose, la ginestra si configura come una pianta particolarmente utilizzata come antinfiammatorio naturale: essa, infatti, è in grado di agire sulle articolazioni infiammate lenendo il dolore e agendo tempestivamente nella risoluzione del disturbo.
Inoltre, è altresì capace di regolare la pressione sanguigna e l’azione di pompaggio del sangue del cuore.
Non solo, la ginestra possiede anche delle proprietà purificanti e detossificanti per l’organismo umano: in caso di intossicazioni o di avvelenamento, le proprietà emetiche della ginestra agevolano il vomito.
Nella sua struttura intrinseca sono anche presenti delle componenti naturali molto importanti, come la scoparina che favorisce la diuresi, l’acido tannico, la luteina e la sparteina, sostanza che migliora la circolazione sanguigna, l’ipotensione e la salute cardiaca.
Le proprietà curative della ginestra non sono finite qui: essa svolge un ruolo molto efficace anche nella lotta al sanguinamento gengivale ricorrente o nel contrasto alle mestruazioni abbondanti; non solo, le sue caratteristiche la rendono adatta per combattere la splenomegalia, ossia l’ingrossamento della milza, le affezioni dei bronchi o i disturbi al fegato.
Infine, i fiori della ginestra risultano essere particolarmente utili per i disturbi all’apparato urinario o alla minzione.
Ginestra: gli usi
Grazie alle sue proprietà lenitive e omeopatiche, la ginestra è estremamente presente nel commercio alimentare e non solo, specialmente sotto forma di tisane realizzate a partire dai fiori di ginestra essiccati, i quali vengono anche adoperati per distillare l’olio essenziale, un ingrediente molto importante nella realizzazione di profumi e cosmetici vari.
Ad ogni modo, è bene consumare gli infusi a base di ginestra con buon senso e parsimonia, onde evitare di incorrere in effetti collaterali piuttosto frequenti, come episodi di diarrea o di vomito.
Inoltre, è bene tener presente che la ginestra è un vasocostrittore naturale: pertanto, se si stanno assumendo dei farmaci per il trattamento dell’ipertensione o se si è in stato interessante, è altamente sconsigliato assumere tisane o infusi ricavati da tale pianta o, quantomeno, minimizzarne il consumo a causa della generale tossicità della ginestra.