Il Gufo Reale è uno dei più particolari rappresentanti della fauna del Cilento, nonché il rapace notturno dalle dimensioni più grandi in tutto il Vecchio Continente.
Esso ha una lunghezza che può raggiungere i 70 cm., ma a stupire è soprattutto la sua apertura alare, di quasi 2 metri. Individuare il Gufo Reale risulta estremamente semplice, in quanto tale esemplare ha delle enormi orecchie che si possono vedere senza alcun problema. Inoltre, presenta dei grandi occhi dal colore giallo-oro. Essi sono racchiusi in un viso tondeggiante.
A rendere il Gufo Reale ancora più caratteristico è il piumaggio. Esso è fulvo, leggermente più scuro sul dorso. Al contempo include anche delle macchie e una striscia bruna. C’è anche un’altra caratteristica degna di nota: 2 ciuffi di penne erettili situati poco sopra alle orecchie.
L’habitat del Gufo Reale è diffuso in quasi tutta l’Europa, con una maggiore concentrazione in Italia e, in particolare, nel Salento. Non è presente in Sardegna, a causa del clima sfavorevole. Generalmente, la sua presenza sul territorio viene stimata tra le 100 e le 200 coppie nidificanti. Normalmente il Gufo Reale abita nei boschi più maturi, dove dà caccia ai pesci, rane, uccelli e a roditori di vario tipo.
Tuttavia, il Gufo Reale può abitare anche in città, steppe, nelle foreste delle montagne. Generalmente l’esemplare di questo tipo preferisce le alture, ove si può spingere fino a un totale di 2000 mila metri d’altezza. In questo modo l’uccello può trovare dei nascondigli più utili alle sue esigenze. Nelle pianure si trova principalmente nelle grandi foreste e, in maniera particolare, nelle scarpate rocciose.
Esso costruisce i nidi principalmente durante i primi mesi della primavera. I suoi covi si possono trovare un po’ ovunque:
- Vecchie case;
- Cespugli;
- Fori negli alberi
- Piccole buche nel terreno;
- Rocce
Talvolta può anche abitare nei nidi di altri uccelli. Vi depone anche le uova, il cui numero spazia da 2 a 3. Solitamente sono bianche, un po’ tonde e hanno il guscio ruvido. Vengono covate per circa 35 giorni.
Solitamente i viaggiatori incontrano gli animali di questa specie al tramonto e all’alba, quando abbandona il covo per andare a caccia. Solitamente, aggredisce gli animali di piccola-media taglia, come i conigli, le lepri, i topi, i galli o le oche. Può anche attaccare i volatili domestici. Le sue zampe con degli artigli particolarmente grandi e affilati gli permettono di difendersi da animali più grandi, come le volpi.
In Italia tale specie rientra tra quelle protette.