I giudici della Corte penale internazionale emettono mandati di arresto contro Vladimir Vladimirovich Putin e Maria Alekseyevna Lvova-Belova (la donna russa, di 38 anni, nominata da Putin Commissario per i diritti dei bambini nel 2021, che è stata condannata per deportazione dei bambini ucraini, ndr.)
Il comunicato stampa della ICC: “Oggi, 17 marzo 2023, la Camera preliminare II della Corte penale internazionale (“CPI” o “la Corte”) ha emesso mandati di arresto per due persone nel contesto della situazione in Ucraina: il sig. Vladimir Vladimirovich Putin e la sig.ra Maria Alekseyevna Leopoli-Belov. Vladimir Vladimirovich Putin, nato il 7 ottobre 1952, Presidente della Federazione Russa, sarebbe responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia Federazione (ai sensi degli articoli 8(2)(a)(vii) e 8(2)(b)(viii) dello Statuto di Roma). I crimini sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022. Vi sono fondati motivi per ritenere che Putin abbia la responsabilità penale individuale per i suddetti crimini, (i) per aver commesso gli atti direttamente, insieme ad altri e/o per interposta persona (art. 25, comma 3, lett. autorità e controllo, in virtù della superiore responsabilità (articolo 28, lettera b), dello Statuto di Roma). La sig.ra Maria Alekseyevna Lvova-Belova, nata il 25 ottobre 1984, Commissario per i diritti dei bambini presso l’Ufficio del Presidente della Federazione Russa, sarebbe responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa (ai sensi degli articoli 8(2)(a)(vii) e 8(2)(b)(viii) dello Statuto di Roma). I reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022. Vi sono fondati motivi per ritenere che la sig.ra Lvova-Belova abbia la responsabilità penale individuale per i predetti reati, per aver commesso gli atti direttamente, insieme ad altri e/o tramite altri (articolo 25(3)(a) dello Statuto di Roma). La Camera preliminare II ha ritenuto, sulla base delle istanze dell’accusa del 22 febbraio 2023, che vi siano fondati motivi per ritenere che ciascun sospettato sia responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione e di trasferimento illegale di popolazione dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa, in pregiudizio dei bambini ucraini. La Camera ha ritenuto che i mandati fossero segreti al fine di proteggere vittime e testimoni e anche per salvaguardare le indagini. Tuttavia, consapevole che le condotte contestate nella fattispecie sarebbero in corso, e che la conoscenza pubblica dei mandati può contribuire a prevenire l’ulteriore commissione di reati, la Camera ha ritenuto che sia nell’interesse della giustizia autorizzare la Cancelleria rendere pubblica l’esistenza dei mandati, il nome degli indagati, i reati per i quali i mandati sono stati emessi e le modalità di responsabilità stabilite dalla Camera. I predetti mandati di cattura sono stati emessi a seguito delle istanze presentate dalla Procura in data 22 febbraio 2023.”
La reazione di Amnesty International
“Mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale contro Putin, un segnale importante: le persone sospettate di crimini di diritto internazionale in Ucraina andranno incontro ad arresti e processi, a prescindere da quanto siano potenti!”, si legge in un post su twitter
La Corte penale internazionale è un tribunale per crimini internazionali che ha sede all’Aia, nei Paesi Bassi. La sua competenza è limitata ai crimini più seri che riguardano la comunità internazionale nel suo insieme, cioè il genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra (cosiddetti crimina iuris gentium), e di recente anche il crimine di aggressione (art. 5, par. 1, Statuto di Roma).
La Corte ha una competenza complementare a quella dei singoli Stati, dunque può intervenire se e solo se gli Stati non possono (o non vogliono) agire per punire crimini internazionali.
La Corte penale internazionale non è un organo dell’ONU e non va confusa con la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, anch’essa con sede all’Aia. Ha però alcuni legami con le Nazioni Unite: ad esempio il Consiglio di sicurezza ha il potere di deferire alla Corte situazioni che altrimenti non sarebbero sotto la sua giurisdizione (art. 13(b), Statuto di Roma). (wikipedia)