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La candelora ed il proverbio cilentano

La Candelora è una giornata ricca di storia e tradizioni, celebrata in tutta Italia da secoli. Il 2 febbraio è considerato il giorno della Presentazione di Gesu’ al Tempio ed ha origini antichissime, legate alle usanze pagane che popolavano l’Italia prima del cristianesimo. Oggigiorno la Candelora rimane sempre più viva nelle comunità italiane, quasi come se fosse parte integrante dell’identità culturale collettiva. In questo post esamineremo le origini antiche e le pratiche odierne legate a questa importante festività: dalle celebrazioni nella Chiesa Cattolica all’usanza rurale di proteggere i campi agricoli con cerimonie a tema; scopriamo insieme cosa significava per gli antichi Italiani – e cosa continua ad esserlo oggigiorno – La Candelora!

Le Origini della Candelora

La Candelora è una festa antica, la cui origine risale ai primi secoli del cristianesimo. Secondo la tradizione, essa ricorderebbe l’incontro di Maria e dei santi Simeone ed Anna al Tempio di Gerusalemme (Luca 2: 22-38). Il giorno in cui si celebra questo evento viene chiamato “Presentazione del Signore” o anche “Purificazione della Beata Vergine”. Un’altra leggenda narra che San Giuseppe, sconsolato per non aver trovato alloggio per il bambino Gesù durante il viaggio a Betlemme, avrebbe incontrato due pastori con le candele accese: da qui deriva l’usanza di illuminare gli ambienti con fiammelle fin dal mattino presto.

Il proverbio cilentano e le tradizioni Popolari del 2 Febbraio

Alla Santa Cannerola

O nevica o chiove

Si chiove e mena viento

Quaranta iuorn r malitiempo

Si nun nevica e non chiove

A vernata è asciuta for

Si ng è, nu sole chiaro

Marzo è peggio r Innaro

Ca quant spann r sole

Tant spann r neve.

Rispunett San Bias:

“Viern mo trass”

Dice u viecchio ind u sacco:

“N caura a Santo Marco (25 aprile)

Ca tann è annata retta,

Quann è Passat San Giorgio (23 aprile)

È San Marchetto.

Ricette a furmicula ind u cippone:

Nun esco fore si nun vene l’ Ascensione.

Rsponn e vecchia ind e lu furno:

“Nu m lev u cappott si nun vene giugno

È si nun vene San Bernardino (20 maggio)

Manc s’ ammorta lu camino.

Canta u monaco ind e lu reffettorio:

“Tann mboca quann è Sant’ Antonio “

Le tradizioni popolari legate al 2 febbraio sono molteplici ed estremamente variabili. Nell’Europa meridionale, viene solitamente celebrata come la festa della Candelora o della Presentazione del Signore. In questa occasione le persone si recano in chiesa per assistere alla Messa e baciare il presepio; vengono inoltre offerte candele benedette dai sacerdoti che saranno usate durante l’anno per proteggere da malattie, sfortunati eventi e cattivi spiriti. Altrove è consuetudine celebrare un pranzo con piatti a base di formaggio fresco o salato accompagnato da un buon bicchiere di vino, simbolo di fertilità.

Il proverbio ci e’ stato segnalato da Pasqualino Tardio.

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