La biodiversità nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano ed Alburni
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in Italia rappresenta un eccezionale esempio di biodiversità e patrimonio culturale. Con una gamma di habitat che spazia dalle montagne alle coste, il Parco è noto per la sua ricca varietà di flora e fauna, molte delle quali sono endemiche della regione. Questa diversità biologica gli ha valso il riconoscimento come Riserva della Biosfera MAB nel 1997 e come Geoparco UNESCO nel 2010. La natura carsica del terreno ha favorito la formazione di numerose grotte naturali sia nell’entroterra che lungo la costa. In particolare, la costa è caratterizzata dalla formazione geologica del “Flysch del Cilento“, nota per le sue rocce sedimentarie stratificate in modo unico, che spesso presentano forme e colori particolari.
Inoltre, la Dieta Mediterranea, profondamente radicata in questa regione, è stata riconosciuta come Patrimonio Immateriale dell’UNESCO, sottolineando l’importanza culturale del territorio. L’inclusione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, dei Geoparchi e delle Riserve della Biosfera riflette l’importanza, la bellezza e l’unicità di questo territorio situato a sud di Salerno.
Il Parco Nazionale è una vera meraviglia naturale e culturale, unico nel suo genere in tutto il bacino del Mediterraneo. Con oltre 180.000 ettari di estensione terrestre e più di 9.000 ettari di riserve marine, questo parco è la più grande area protetta d’Italia e il primo Geoparco istituito nel paese. La diversità di ambienti nel parco è sbalorditiva: dalle coste ai monti, passando per valli, fiumi, foreste, inghiottitoi, rupi e canali, il parco offre una varietà incredibile di habitat. Questa ricchezza di ecosistemi supporta una biodiversità straordinaria, con più di 600 specie faunistiche, di cui 63 di interesse comunitario e 10 in via di estinzione, come il lupo e la lontra. Inoltre, il parco ospita oltre 1800 specie vegetali in 25 habitat diversi, con molte piante endemiche, tra cui il Giglio marino, la Finocchiella di Lucania e la Primula Palinuri.
Un aspetto unico nel suo genere è la Valle delle Orchidee di Sassano e Monte San Giacomo, nel Vallo di Diano, dove su 319 specie di orchidee presenti in Europa, 256 fioriscono spontaneamente, offrendo uno spettacolo naturale di incomparabile bellezza.
La flora del Parco è unica, con specie come la Ginestra del Cilento che cresce sulle rupi costiere e una varietà di piante che si estende dai boschi di leccio, acero, ontano, carpino, castagno fino alle foreste di faggio. Inoltre, la compresenza di ambienti marini e montani permette di osservare una vasta gamma di specie, rendendo il Cilento un vero e proprio tesoro di biodiversità, con oltre il 30% della flora italiana.
La fauna del parco è altrettanto impressionante, con la presenza di specie come il cinghiale, il cervo, il lupo, la lontra, la volpe, il gatto selvatico, la salamandrina con gli occhiali, la lepre italica e la coturnice, oltre a magnifici predatori aerei come l’aquila reale e il falco pellegrino.
L’interazione tra natura e attività umane nel corso degli ultimi mezzo milione di anni ha creato un paesaggio eccezionalmente ricco e diversificato, con nicchie ecologiche che hanno arricchito ulteriormente la biodiversità del parco. Questa interazione armoniosa tra uomo e natura è uno degli aspetti che rendono il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni un esempio eccezionale di convivenza tra uomo e ambiente.
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni non è solo un tesoro di biodiversità naturale e culturale, ma è anche un paradiso per gli amanti del trekking e delle passeggiate nella natura, grazie alla sua rete di sentieri panoramici. Ecco qualche esempio:
- Il Sentiero degli Innamorati (Giungano – Trentinara): Questo sentiero è famoso per le sue viste mozzafiato e l’atmosfera romantica che offre. Come suggerisce il nome, è un luogo ideale per le coppie o per chiunque desideri immergersi nella tranquillità e nella bellezza della natura. Il percorso serpeggia attraverso paesaggi pittoreschi, offrendo panorami spettacolari sulle aree circostanti del parco.
- Il Sentiero Preta ru Mulacchio (Omignano – Stella Cilento): Questo è un altro sentiero emblematico del parco, noto per le sue caratteristiche uniche. È un percorso che attira sia escursionisti esperti che principianti, offrendo un’esperienza di trekking immersiva tra paesaggi diversificati, che includono foreste, colline e forse scorci di fauna selvatica del parco.
- Il Sentiero della Masseta, (San Giovanni a Piro) che inizia dal lungomare di Scario presso la chiesa dell’Immacolata, è un percorso affascinante che offre una delle esperienze di trekking più pittoresche e ricche di panorami spettacolari del Mediterraneo. La partenza dal lungomare di Scario, caratterizzato dalle sue scale in pietra tipiche, immerge immediatamente i visitatori nell’atmosfera unica del luogo. Dopo una breve passeggiata su strada asfaltata, il percorso prosegue lungo una carrareccia che si trasforma in un sentiero comodo e ben delineato, conducendo i visitatori verso il promontorio di Punta Spinosa. La salita che conduce al pianoro di Ciolandrea è piuttosto impegnativa, ma una volta in cima, la fatica viene ampiamente ripagata dalla vista mozzafiato che si apre sul Golfo di Policastro. Da qui, si possono ammirare la costa lucana con il Cristo di Maratea, la costa calabra e, nelle giornate limpide, persino la sagoma dell’isola di Stromboli nell’arcipelago delle Eolie.
- Il Sentiero della Primula, (Palinuro, Fr. di Centola) situato nel suggestivo contesto del Capo Palinuro, è un percorso escursionistico di circa 15 km che incanta per la sua varietà di attrattive, includendo elementi storici, naturalistici e paesaggistici. Questo sentiero, che integra i preesistenti Sentiero Torri e Fortini e Sentiero della Pineta, è caratterizzato da una difficoltà bassa, rendendolo accessibile a un’ampia gamma di escursionisti. Il percorso inizia presso la discesa a mare Orione, in località Saline, e si snoda lungo circa 1 km di spiaggia. Durante questo tratto iniziale, gli escursionisti possono ammirare l’alternanza di arenile e brevi parti di scogliera, oltre a percorrere il sentiero selciato Cavallara, un’antica via di accesso a Palinuro. Proseguendo, si raggiunge la caletta Ficocella, dove una scalinata porta all’Antiquarium. In questo luogo è possibile esplorare i reperti tombali della necropoli di Tempa della Guardia, offrendo un interessante spaccato storico della zona. Nei pressi dell’Antiquarium si trova anche la Casa Canadese, un centro culturale polivalente che si erge maestoso a sinistra del sentiero. Il percorso regala, inoltre, viste mozzafiato sul porto di Palinuro. Lungo il costone di arenaria, tra imponenti ciuffi di Agave, gli escursionisti possono ammirare la rara Primula di Palinuro, una specie botanica particolarmente significativa perché rappresenta la prima stazione, da nord, di questa pianta unica. Il Sentiero della Primula è quindi un’esperienza immersiva nella bellezza naturale e nella storia del territorio di Capo Palinuro, offrendo un’escursione che è al tempo stesso rilassante, educativa e ricca di spettacolari panorami.
- Sentieri del Monte Cervati: (Sanza Piaggine Monte San Giacomo) Questa zona offre diversi percorsi, come il Sentiero dei Pellegrini e il Ponte Inferno – Inghiottitoio di Vallivona. Altri sentieri includono quelli che partono da Monte San Giacomo, come Colle del Pero – Inghiottitoio di Vallivona e Abete Bianco. Questi percorsi offrono panorami mozzafiato e possibilità di esplorare la diversità geologica e naturalistica del monte.
- Sentieri del Bulgheria: (Celle di Bugheria San Giovanni a Piro) Questa area è ricca di percorsi, come il Sentiero degli Eremiti, il Sentiero della Lequa, il Sentiero Pagliaro, il Sentiero Valle Cupa, il Sentiero Altipiano, il Sentiero delle Scalette, il Sentiero degli Jazzi di Licusati, e il Sentiero della Tragara. Questi sentieri si snodano attraverso un paesaggio variegato, tra formazioni rocciose suggestive e una ricca vegetazione.
- Il Sentiero del Monte Sacro: (Montano Antilia – Novi Velia) Questo percorso collega Montano Antilia al Santuario della Madonna del Monte Sacro, offrendo un’esperienza che combina spiritualità e natura. È un itinerario ideale per chi cerca un cammino di riflessione e contemplazione.
Per gli amanti dei sentieri fluviali e religiosi, è consigliabile contattare la sottosezione CAI di Montano Antilia per informazioni dettagliate sui vari percorsi disponibili, le loro caratteristiche e i livelli di difficoltà.
Questi sentieri rappresentano solo una parte delle numerose possibilità di esplorazione offerte dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ogni percorso offre un’esperienza unica, immergendo i visitatori nella ricchezza naturale, storica e culturale di questa regione straordinaria.