La piana del fiume Sele è una delle aree più estese e fertili della Campania, situata nella provincia di Salerno e bagnata dal mar Tirreno. Attraversata dal fiume Sele, il più importante della regione, la piana è delimitata a nord dai monti Picentini, a est dalla valle del Sele, a sud dai rilievi del Cilento e a ovest dal golfo di Salerno. La piana offre un paesaggio vario e suggestivo, che spazia dalle spiagge sabbiose alle colline coltivate, dai siti archeologici alle oasi naturali. In questo articolo vi proponiamo un itinerario alla scoperta di questa terra, suddiviso in quattro tappe.
Prima tappa: Paestum
La prima tappa del nostro viaggio è Paestum, una città fondata dagli antichi greci nel VII secolo a.C. e nota per i suoi splendidi templi dorici, tra i meglio conservati al mondo. Paestum è anche famosa per il suo museo archeologico, che custodisce reperti di grande valore, tra cui la celebre Tomba del Tuffatore, un capolavoro dell’arte greca. Paestum è inoltre sede di un importante parco naturale, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, che si estende per oltre 180 mila ettari e ospita una ricca biodiversità. Il parco è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1981.
Seconda tappa: Battipaglia
La seconda tappa del nostro itinerario è Battipaglia, il centro più popoloso e dinamico della piana del Sele. Battipaglia è nota per la sua vocazione agricola e industriale, che le ha permesso di diventare uno dei poli produttivi più importanti del sud Italia. Tra i prodotti tipici di Battipaglia spicca la rucola della Piana del Sele IGP2, un ortaggio dal sapore piccante e aromatico, che viene coltivato con metodi tradizionali e rispettosi dell’ambiente. La rucola della Piana del Sele IGP si distingue per le sue foglie verdi scure, carnose e dentellate, e per il suo elevato contenuto di vitamine e sali minerali. La rucola può essere consumata cruda in insalata o cotta in varie ricette, come la pasta con rucola e pomodorini o la frittata con rucola e formaggio.
Terza tappa: Eboli
La terza tappa del nostro viaggio è Eboli, il comune più esteso della piana del Sele e il secondo per popolazione. Eboli ha origini antichissime e conserva testimonianze storiche e artistiche di grande interesse, come il castello medievale, la chiesa di San Francesco d’Assisi e il palazzo della Cultura. Eboli è anche conosciuta per la sua produzione casearia, in particolare per la mozzarella di bufala campana DOP3, un formaggio fresco a pasta filata ottenuto dal latte di bufala allevate nel territorio. La mozzarella di bufala campana DOP ha una forma rotonda o ovale, una superficie liscia e lucida, una consistenza morbida ed elastica e un sapore delicato e dolce. La mozzarella può essere gustata da sola o accompagnata da pane, pomodoro, basilico o altri ingredienti.
Quarta tappa: Oasi di Persano
L’ultima tappa del nostro percorso è l’Oasi di Persano, una riserva naturale situata lungo il corso del fiume Sele, che copre una superficie di circa 400 ettari. L’oasi è gestita dal WWF ed è un luogo ideale per osservare la flora e la fauna tipiche della zona umida. Tra le specie vegetali presenti nell’oasi ci sono salici, pioppi, canne, giunchi e ninfee, mentre tra gli animali si possono avvistare aironi, garzette, falchi, volpi, nutrie e tartarughe. L’oasi offre anche la possibilità di praticare attività sportive e ricreative, come il canottaggio, il trekking, il cicloturismo e il birdwatching. Spero che questa guida vi sia stata utile e vi abbia fatto venire voglia di visitare la piana del fiume Sele, una terra ricca di storia, natura e sapori. Buon viaggio!