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Itinerari del Cilento: le gole del Sammaro a Sacco

Il Cilento, con il suo entroterra ancora incontaminato, è una terra che regala emozioni uniche a chi desidera immergersi nella natura più autentica. Tra i luoghi che meglio incarnano questa vocazione selvaggia del territorio ci sono le gole del Sammaro, un profonda canyon scavato nei secoli dall’azione erosiva del fiume omonimo, che qui si fa largo in un susseguirsi di rocce calcaree, anfratti, cascade e pozze cristalline.Per raggiungere questo angolo remoto del Cilento è necessario dirigersi verso l’interno, lasciandosi alle spalle il mare della costa per avventurarsi tra i monti interni. Il punto di partenza ideale è il comune di Sacco, da cui si imbocca la strada per Roscigno. Superato il centro abitato, un cartello indica l’inizio del sentiero che conduce alle sorgenti del Sammaro. Si lascia l’auto in un’area attrezzata e si prosegue a piedi lungo il sentiero, che si snoda per circa un chilometro e mezzo tra fitti boschi di faggi, castagni e querce. Il percorso, con un dislivello di circa duecento metri, non presenta particolari difficoltà tecniche ed è alla portata di tutti gli escursionisti mediamente allenati.

Cammin facendo, l’ambiente circostante rivela tutta la sua bellezza aspra e incontaminata. Con un po’ di fortuna, si potranno avvistare anche alcuni degli animali che popolano queste valli, come i timidi cinghiali, le furbesche volpi o i rapaci che disegnano ampi cerchi nel cielo. Giunti al termine del percorso, ecco aprirsi uno scenario quasi fiabesco: un limpido specchio d’acqua circondato da vegetazione lussureggiante, da cui sgorgano le fresche acque sorgive del Sammaro. È il regno del silenzio, interrotto solo dallo scrosciare dell’acqua e dal canto degli uccelli. Chi lo desidera può concedersi un rigenerante bagno nelle acque cristalline del laghetto o rinfrescarsi sotto le piccole cascate che precipitano dalla roccia.

Il ponte del Sammaro

Prima di rientrare, vale la pena fermarsi ad ammirare l’ardita opera di ingegneria del ponte del Sammaro, che con un unico arco alto oltre centocinqunata metri scavalca le gole sottostanti. Costruito negli anni sessanta, il ponte collega i centri di Sacco e Roscigno offrendo una vista vertiginosa sulla vallata. Per gli amanti dei panorami mozzafiato, è il punto ideale dove cimentarsi in attività come il bungee jumping o il volo in parapendio.

Roscigno Vecchia, il paese che ha cristallizato il passato.

La visita alle gole del Sammaro può essere abbinata ad una sosta a Roscigno Vecchia, suggestivo borgo fantasma che sorge poco distante. L’antico paese, abbandonato agli inizi del novecento a causa di frane e smottamenti, è un luogo dove sembra essersi fermato il tempo.

Grazie al suo straordinario stato di conservazione, Roscigno Vecchia viene definita la ‘Pompei del Novecento’ e fa parte dei siti italiani patrimonio Unesco. Passeggiando tra le vie silenziose è come fare un tuffo nel passato: case, chiese e negozi sono rimasti intatti, arredi compresi. Un’esperienza emozionante per rivivere la vita dei nostri nonni.

Le gole del Sammaro sono solo una delle tante perle nascoste in questa area dell’entroterra cilentano, una terra aspra e selvaggia, dove la natura regna ancora sovrana. Un luogo ideale per tutti coloro che desiderano lasciarsi alle spalle la frenesia della vita moderna e ritrovare il contatto primordiale con la natura.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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