Intervista a Thomas Allocca | WHITE OAK ARKITECTURE – “PROGETTO WINNILI” a Roscigno Vecchia - www.cilentano.it
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Intervista a Thomas Allocca | WHITE OAK ARKITECTURE – “PROGETTO WINNILI” a Roscigno Vecchia

PREMESSA – Roscigno “Vecchia” – il salotto buono della Roscigno “nuova”. “Il monito, che scaturisce da questo messaggio, è: “luoghi come questi non debbono scomparire”. Nel mese di settembre u.s. la Pro Loco di Roscigno, ha organizzato una serie di eventi, nell’ambito di: “SETTEMBRE AL BORGO 2023

A 40 ANNI DELLA SUA FONDAZIONE LA PRO LOCO SI RACCONTA.

Roscigno, è un paese che non è stato abbandonato del tutto. Quando si parla di Roscigno Vecchia, non si può fare a meno di discorrere sul ruolo della Piazza (Giovanni Nicotera) di Roscigno “Vecchia”. Da tutta questa disamina, emerge che è un paese prevalentemente di “contadini”, dove si tramanda una “sapienza antica”. Le caratteristiche di Roscigno Vecchia à Le case che si sviluppano intorno all’unica piazza, Giovanni Nicotera. Caratteristica principale: La fontana circolare in pietra, non lontana dalla chiesa di San Nicola di Bari. Un programma pieno di eventi tra cultura, arte, sport, musica, tradizione popolare e divertimento quello che per il mese di Agosto e settembre è stato proposto e realizzato dal Comune di Roscigno, dalla Pro Loco Roscigno Vecchia, Associazione cinofila Team Monte Pruno, Banca Monte Pruno e le associazioni Terra Mia e TerraCilento.

TANTO PREMESSO

Intervista a Thomas Allocca, (White Oak Architecture) Responsabile del “Winnili Project”, che ha dichiarato che “per salvare Roscigno Vecchia, come tutti gli altri centri spopolati di cui l’Italia è ricca, non servono ingenti sussidi pubblici (https://www.whiteoak.it/winnili/). Abbiamo bisogno di menti visionarie e progetti privati coraggiosi capaci di unire le risorse e le eccellenze. C’è bisogno di unire le persone, valorizzare le loro competenze e il genio italiano”. Roscigno Vecchia, la “Pompei del Novecento” nel progetto Winnili

Intervista a Thomas Allocca, fondatore, presidente, e direttore creativo White Oak Architecture, ideatore e direttore del progetto museale Winnili Medieval Museum per il recupero e la promozione internazionale del borgo storico Roscigno Vecchia.

Cosmo (Guazzo): Ciao Thomas, ci diamo del tu, vista la nostra amicizia di lunga data. E ti ringrazio per l’esclusiva, perché da quando il “Progetto Winnili” (1) è partito a luglio 2023; questa è la prima intervista che rilasci alla stampa. Andiamo subito al dunque. Come pensi di organizzare il “Winnili Project” a Roscigno Vecchia?

Thomas (Allocca): “Ciao Cosmo. Grazie per il tuo tempo e l’attenzione al progetto. Non sono cilentano come te, ma sai quanto ho a cuore il Cilento, e le sue incredibili potenzialità, purtroppo trascurate, a volte completamente ignorate, ed è tutto sempre ascrivibile a questioni economiche. I fondi pubblici devono essere dirottati con priorità, è un dato di fatto ed un’esigenza di amministrazione pubblica, dunque la soluzione per problemi come Roscigno Vecchia non può essere ricercata se non nelle logiche private. Ma il privato ragiona in modo completamente opposto al pubblico, il privato non può permettersi di avere costi maggiori dei guadagni (N.d.R.: costi/benefici), o deve chiudere bottega, per cui un progetto privato deve tener conto di obiettivi e strategie diverse da quelle pubbliche anche se le finalità sono le stesse. È dalla profonda conoscenza di questi concetti e delle dinamiche degli investimenti internazionali privati finalizzati alla rigenerazione territoriale che sono partito, e riconoscendo in Roscigno Vecchia una potenzialità incredibile di sviluppo economico per il territorio, non solo per Roscigno. Il “Progetto Winnili” è il risultato del mio accanimento, sebbene non cilentano, a reputare Roscigno Vecchio ed il “Cilento Interno”, un progetto possibile, per quanto difficile, ma non impossibile. In sintesi, si tratta di un progetto museale privato, capace di innescare un sistema di investimenti territoriali, il cui fine ultimo è l’implementazione del patrimonio immobiliare privato. Sembra complesso ma è il modo più semplice, più veloce e più diffuso nel mondo per produrre ricchezza. Banche e Finanziarie, le più grandi al mondo, operano in questo modo. I soldi depositati nelle loro casse non restano fermi, vanno in circolo in investimenti differenziati, e i maggiori capitali sono investiti in operazioni immobiliari, di rigenerazione territoriale, creazione di posti di lavoro secondo “sistemi economici” e non pura speculazione commerciale, che garantiscono autorigenerazione. Si tratta in sostanza di sistemi economici a ciclo chiuso, non aperto, dove il capitale iniziale rientra moltiplicato, e incentiva l’investitore iniziale a rimettere in circolo sempre più capitale. Il “Progetto Winnili”, si basa su questi semplici principi, ma fondamentali, che fanno la differenza tra le logiche pubbliche e quelle private. La cultura fine a sé stessa non produce ricchezza, ma la ricchezza generata da un sistema economico ad espansione territoriale, esponenziale, genera di conseguenza anche rigenerazione ed implementazione culturale. Ogni altro sistema è fallace, poiché in sostanza è sempre e soltanto pura speculazione fine a sé stessa, a tempo limitato, che in molti casi produce anche effetti residuali negativi con l’accelerazione della degenerazione territoriale. Se invece l’investimento sulle risorse territoriali è in grado di interagire e migliorare il mercato immobiliare, e in modo da incentivare investimenti a catena ed esponenziali, allora non c’è modo di tornare indietro. Lo sviluppo si auto-alimenta e non richiede sussidi pubblici, anzi, aiuta in modo indiretto il pubblico a ridurre gli investimenti di sussidio e ad investire su infrastrutture, beni e servizi ad uso comune”.

Cosmo: Quali sono gli steps fondamentali del progetto?

Thomas: “Il progetto è partito da una intuizione storica, che la città fosse di origine medievale e non tardo rinascimentale come raccontato dagli storici. In sostanza ciò che si legge di Roscigno vecchia è per lo più errato. La prima fase è stata una ricerca storica documentale che supportasse la mia teoria, o meglio l’intuito avuto dalla prima osservazione della città mediante satellite, e leggendo molte delle sue pietre in un sopralluogo a fine aprile 2023. Dopo quattro settimane di ricerche iniziate a luglio, ho presentato un Report a Franco Palmieri, presidente della Pro Loco, ed ho informato il Sindaco, Pino Palmieri, in merito alle mie ipotesi, chiedendo la disponibilità a collaborare nel caso avessi trovato investitori privati per un museo medievale e interventi di recupero del patrimonio immobiliare privato. Tutto a spese di “White Oak Arkitecture” e dei suoi investitori privati. In sintesi, la storia di Roscigno Vecchia è mancante della parte più importante, quella medievale, e il “Winnili project” è finalizzato alla riscrittura della storia di Roscigno Vecchia, da un punto di vista storico, urbanistico, architettonico, e di raccontare della sua importanza artistica e culturale durante il tardo medioevo, con inaspettate connessioni a personaggi ed eventi tra i più importanti della storia dell’Italia medievale, non solo del Cilento. Il 28 Agosto, prima della mia partenza per il Massachusetts, presento al Comune di Roscigno una proposta operativa, un primo step verso il “Winnili Medieval Museum”, ed il 29 u.s., la Giunta Comunale, approva la richiesta in tempi record, dimostrando una collaborazione ed una lungimiranza esemplari. Nel frattempo anche la Sovrintendenza è informata e conferma ogni disponibilità a supportare il progetto. Al mio rientro dagli Stati Uniti, a Novembre, avvierò le ispezioni ed i rilievi nel borgo di Roscigno Vecchia per la fase due, la verifica delle evidenze strutturali a conferma delle teorie storiche avanzate nel Report di luglio. Non oltre dicembre sarà redatto un secondo Report sulla città medievale, ad oggi del tutto ignorata, ed entro marzo 2024 svilupperò un progetto preliminare descrittivo e un progetto preliminare di investimento, a seguito del quale avvierò le procedure di verifica con gli Enti per la fattibilità delle concessioni edificatorie di un progetto esecutivo. Se tutto sarà come previsto, entro al massimo la fine del 2024 sarà costituito un fondo privato internazionale, il “Winnili International Fund”, di base negli Stati Uniti, per il totale supporto economico del progetto, senza alcuna necessità di sussidio pubblico, ed investendo anche in altri comuni la cui storia e le cui potenzialità museali e turistiche saranno collegate a quella di Roscigno Vecchia. Abbiamo già individuato in Sacco, Corleto Monforte, Bellosguardo, Sant’Angelo a Fasanella, e Teggiano, le prime città alle quali proporre un “Winnili Compact”, cioè un “protocollo d’intesa territoriale”, con sede a Roscigno Vecchia, per un progetto museale territoriale. Con la costituzione del fondo, “White Oak Arkitecture” e le sue partners avvieranno un primo progetto esecutivo per Roscigno Vecchia, e man mano investendo anche negli altri comuni aderenti al “Winnili Compact”. Un progetto complesso, ma non impossibile. E nella mentalità di White Oak, mista tra genio italiano e operatività americana, solo l’impossibile non merita né tempo né risorse”.

Cosmo: Quale sarà il tema della progettazione?

Thomas: “Winnili” è un “Progetto Museale a tema Medievale”, che integra quanto già fatto dalla Pro Loco sui temi della cultura contadina e delle tradizioni popolari, ma ricontestualizzando tutto come parte di una storia più ampia e prestigiosa, ad oggi completamente ignorata. È prevista la costituzione di una città museo a cielo aperto, che recupererà sia il borgo attualmente visitabile, sia aree oggi inaccessibili, ed è prevista la realizzazione di strutture ex-novo e di recupero dell’esistente da destinare a sale espositive e conferenziali. Stiamo inoltre considerando di creare una sede per corsi specializzati di architettura antisismica e messa in sicurezza dei borghi storici, affidando gli incarichi formativi a esperti del settore, tra cui il Comando Vigili del Fuoco del Presidio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che presto avrà una caserma proprio a Roscigno”.

Cosmo: Qual è il target pubblico/privato a cui sta facendo riferimento il progetto? Quali saranno gli sponsors interessati a tale progetto?

Thomas: “Tutte le attività del “Winnili project” saranno finanziate dal “Winnili International Fund”, che sarà di proprietà privata di investitori internazionali. Le opere e le attività saranno private, ma i benefici per il territorio saranno in termini di posti di lavoro e di economia. Il “Winnili International Fund” sarà proprietario del “Winnili Medieval Museum”, e sarà il proprietario degli immobili privati e delle attività connesse. La logica non è quella pubblica, ma quella privata. Chi investe dieci deve rientrare almeno di dodici, e prima rientra del plus valore, prima reinveste. Il pubblico investe cosa può, a fondo perduto, e il sistema poi si blocca. Si chiama “sistema economico aperto”. Il sistema economico su cui si svilupperà il “Winnili project” è di tipo chiuso, vuol dire che la macchina produrrà non solo movimento ma anche il carburante, come una batteria che si autoricarica più è messa in funzione. I benefici sono facili da immaginare, e non solo per Roscigno. Il fondo sarà aperto a chiunque privato voglia investire, ma è chiaro che stiamo puntando soprattutto su investitori americani perché il fondo sarà registrato negli Stati Uniti”.

Cosmo: Il Progetto Winnili prevede un coinvolgimento di operatori stranieri?

Thomas: “I posti di lavoro saranno creati con priorità per i cilentani, o l’intero progetto non avrebbe senso. Il fine primario è salvare Roscigno, e gli altri borghi connessi che si uniranno al progetto, dalla depressione demografica ed economica. Le strategie operative americane saranno solo la garanzia che il sistema funzioni e duri, secondo modelli imprenditoriali che l’Italia purtroppo è ancora ostile ad adottare, benché abbia una delle più alte concentrazioni territoriali di risorse artistiche al mondo, e le basterebbe semplicemente copiare i modelli che funzionano, anziché sprecare risorse nell’inventarne nuovi e sempre più fallaci”.

Cosmo: Come vedi Roscigno Vecchia tra cinque anni?

Thomas: “Roscigno Vecchia sta morendo, ed è un dato di fatto, demograficamente ed economicamente. Come molti centri storici, più o meno importanti, sparsi ovunque in Italia, e di cui il Cilento è sempre più ricca. Si tratta per lo più di un patrimonio architettonico e culturale inestimabile, ma pare non ci sia soluzione. I fondi pubblici mancano, e quando sono investiti, non producono cambio di rotta. Il “Progetto Winnili” è appena partito, ma la differenza è nel suo approccio imprenditoriale, che è privato, sistemico e territoriale. È questo che fa la differenza, e che per noi di “White Oak Arkitecture” rappresenta l’unica via di salvezza per Roscigno Vecchia. Una speranza certa, che in cinque anni potrebbe definire un modello da applicare ovunque nel Cilento, e salvare molti borghi oggi in agonia, se non già morti. Il “Modello Winnili”.

Cosmo: Al tuo rientro dagli Stati Uniti, cosa credi troverai a Roscigno Vecchia nelle ispezioni di novembre?

Thomas: “Più che ciò che troverò a Roscigno Vecchia, mi piace immaginare ciò che i roscignoli impareranno di nuovo sulla propria storia. Oggi credono di avere origini contadine, con una anonima storia medievale, un passato alquanto controverso e poco nobile di una breve avventura baronale, e una decadenza ottocentesca, fino allo sfollamento a causa delle frane ad inizio novecento. Nulla di interessante, se non per il fascino decadente e felliniano dei ruderi in agonia intorno alla piazza. Ma prova ad immaginare l’orgoglio di sapere che le loro origini sono tutt’altre, che la loro città è stata fondata per volere di un principe, visitata spesso da un gigante della cristianità poi divenuto santo, e che la storia delle frane è un’invenzione speculativa con il borgo vecchio più sicuro di quello nuovo. Immagina che la tua intera conoscenza di una cittadina, la tua terra natale, venga d’un tratto messa in discussione e riscritta, ma in un modo migliore. È questo ciò che mi piace immaginare, al di là delle opportunità di lavoro e di rinascita del territorio che innescherà il “Progetto Winnili”. Il mio regalo ai roscignoli, il mio contributo alla speranza certa di un Cilento che impari ad osare, che sia più ambizioso di bellezza, ma con mentalità visionaria e imprenditoriale sistemica, abbandonando i modelli pubblici dell’assistenzialismo. Il Cilento non deve elemosinare, deve ambire e conquistare”.

Cosmo: Nel libretto su Roscigno Vecchia che hai pubblicato a settembre con la Pro Loco (2), si accenna già al “Winnili Project”. Che ruolo ha la Pro Loco nel progetto?

Thomas: “Fondamentale, e tale resterà. Roscigno Vecchia è la gente che l’ha costruita e custodita, e la Pro Loco è il cuore pulsante di quella gente. I fondatori della Pro Loco sono nati e cresciuti a Roscigno Vecchia prima dello sgombero forzato, e hanno continuato ad averla nel cuore e a viverla e proteggerla più di chiunque altro. Le istituzioni si sono alternate, con progetti più o meno opinabili, con modelli più o meno fallaci, e mai nessuno risolutivo. L’unica costante è stata la perseveranza di chi ha mantenuta viva la storia di pietre agonizzanti, sebbene quella storia ora sarà riscritta. “Winnili” non sarebbe esistito e non esisterà senza la Pro Loco al suo fianco. “Winnili” è solo una nuova strategia, ma è alla Pro Loco che credo sia giusto dare merito al fatto che, nonostante in ginocchio, Roscigno Vecchia abbia comunque e nonostante tutto ancora un cuore pulsante. Tra la gente, tra le parti politiche, tra i turisti che ne leggono sui media, si avverte una speranza, un nuovo approccio, e se anche incompreso per distanza culturale, il “Sistema Winnili” sostanzialmente sta già funzionando. Per salvare Roscigno Vecchia, come tutti i centri spopolati di cui l’Italia è ricca, non servono ingenti sussidi pubblici, ma menti visionarie, e progetti privati coraggiosi, capaci di unire i punti, di unire le risorse, le eccellenze di cui l’Italia è maestra nel mondo. Serve unire le persone, le loro competenze, e le loro meravigliose storie di genio italiano. Serve una concezione del territorio di tipo medievale, sistemica, basata su investimenti privati, più che pubblici, con un approccio intelligente, non da furbi mercanti. Il sistema moderno ha fallito. “Winnili” ha un grande rispetto per le persone, per le storie, per il diritto ad essere orgogliosi della propria terra, e la Pro Loco avrà sempre un ruolo fondamentale nel “Progetto Winnili” perché è stata la prima a volere tutto questo per i roscignoli”.

Cosmo Guazzo

(Giornalista e scrittore)

© Copyright/Riproduzione riservata.

(1) https://www.whiteoak.it/winnili

(2) Pubblicazione di 40 pagine, in doppia lingua, italiano/inglese, “Città Museo Roscigno Vecchia. Storia e Prospettive, a 40 anni dalla fondazione della Pro Loco (1983-2023). Museum Town Roscigno Vecchia. History and Perspectives, at 40 years since the Pro Loco’s foundation (1983-2023)”, testi di Thomas Allocca e Franco Palmieri, settembre 2023, edizione a cura di Pro Loco Roscigno Vecchia.

© Copyright/Riproduzione riservata.

cosmo guazzo

Ex funzionario Regionale: Giunta Regionale della Campania - A.G.C.5 Ecologia, tutela dell'ambiente, disinquinamento, protezione civile - Settore 08 di Salerno. Ex funzionario Incaricato nella funzione di: Esperto del Controllo di I° Livello "Programma Scuola Viva". Funzionario Responsabile P.O. (Posizione Organizzativa). Direzione Generale per l'Istruzione, la Formazione, il lavoro e le politiche giovanili - 50.11.00.Da anni si è dedicato alla formazione e si è specializzato nell'orientamento. Già Docente teorico - esperto di formazione e docente di orientamento negli istituti secondari di primo grado e istituti secondari di secondo grado: corsi post qualifica. Già docente nell'educazione ambientale, materie turistiche. Esperto in materia ambientale, ha avuto responsabilità in Legambiente. "Giornalista pubblicista" (Legge 3-2-1963 n. 69 - Ordine Nazionale/Regionale dei Giornalisti – (Tessera n. 102432/17 marzo 2004) - Giornalista su testate nazionali, locali e web tv.

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