Trentinara, spesso chiamato il “Paese degli Innamorati”, è un comune situato nella provincia di Salerno, nella regione Campania in Italia. Questo pittoresco paese è noto per il suo suggestivo panorama che offre una vista mozzafiato sulla Costiera Cilentana e Alburni, rendendolo un luogo romantico e affascinante, particolarmente apprezzato dalle coppie. La fama di Trentinara come il “Paese degli Innamorati” deriva principalmente dalla sua posizione unica e dalla tranquillità che offre, lontano dal trambusto delle città più grandi. Il paese è immerso in un ambiente naturale incantevole, con sentieri per passeggiate, aree per pic-nic e punti panoramici dove si può godere di tramonti indimenticabili.
IL VICCIO di Trentinara
Se siete alla ricerca di un pane che vi faccia sentire in paradiso, non potete perdervi il viccio di Trentinara! Cos’è il viccio di Trentinara, vi starete chiedendo? È, oggi, una ciambella soffice e golosissima, fatta con ingredienti semplici ma buonissimi: farina, olio e lievito madre. Niente di più, niente di meno. Ma il risultato è da leccarsi i baffi! Il viccio di Trentinara viene dal Cilento, una terra meravigliosa dove il mare incontra la montagna e dove si mangia da dio. Trentinara è un paesino incantevole, arroccato su un colle che domina la valle del Sele e che vi regala una vista da sogno. Qui si respira amore, tanto che lo chiamano il paese del pane e dell’amore. E non è un caso che il viccio abbia la forma di un cerchio, come le antiche mura che proteggevano i borghi medievali. Perché il viccio è un dolce che parla di storia, di cultura, di tradizione. E soprattutto di amore! Il viccio di Trentinara si prepara seguendo una ricetta antica, come il lievito madre, che si tramanda di generazione in generazione. (al suo posto e’ possibile usare il livito di birra). Per farlo non serve nulla: farina locale, olio extravergine di olive ed il lievito (ed un forno: a Trentinara si e’ sempre usato per testare la temperatura ottimale del forno a legna). Impastato con cura e pazienza, si lascia lievitare e si scopre dal profumo che sprigiona: irresistibile! Il viccio cilentano si può gustare in ogni momento della giornata: a colazione, per iniziare la giornata con il piede giusto; a merenda, per una pausa golosa; come dessert, per chiudere in bellezza un pasto; o come spuntino, per saziare un attacco di fame. Se volete provare il vero viccio di Trentinara, potete andare a trovarlo nei forni del paese, dove lo troverete sempre fresco e invitante.
IL VIDEO
La poesia che abbiamo cercato “umilmente” di recitare all’inizio e’ di Giuseppe Liuccio. —- L’origine del nome Trentinara deriva probabilmente dalla paga di “3 denari” con la quale venivano retribuiti i soldati romani di guardia a un acquedotto situato sul Monte Vesole (1.210 m s.l.m.). Da fonti storiche si viene a sapere che Trentinara era anche un importante punto strategico utilizzato da guarnigioni romane per controllare dall’attuale piazzetta panoramica l’intera costa pestana. Qui le leggende sono due: la prima e’ quella che Spartaco sia stato trucidato in queste valli dall’esercito di Crasso e la seconda e’ quella della “preta n’catenata”. Da pochi anni, nel piccolo borgo una piccola stradina e’ stata intitolata all’amore. Questa stradina piena di maioliche, dipinte a mano dal professor Sergio Vecchio e che riportano frasi celebri sull’amore, conduce alla preta ‘ncatenata, così chiamata in quanto consistente in due macigni incastonati tra di loro che rievoca l’abbraccio di due giovani – Saul e Isabella – i quali, secondo la leggenda, non potendo vivere pienamente il loro legame (figlia del marchese lei, capo brigante lui) si lanciarono nel vuoto dalla rupe in nome del loro amore contrastato.