in occasione della 40esima assemblea annuale, senza precedenti, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) ha offerto uno spettacolo teatrale straordinario per onorare il ricordo di un eroe, di un simbolo eccezionale, quale Angelo Vassallo.
Di fronte a una platea composta da Sindaci di tutta Italia, è andato in scena lo spettacolo “Il Sindaco Pescatore” con la partecipazione dell’attore Ettore Bassi, basato sul libro scritto dal Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, Dario Vassallo.
L’eccezionale e unanime applauso con cui è stato accolto lo spettacolo ha testimoniato l’importanza di ricordare e onorare la figura di Angelo Vassallo, un uomo il cui sacrificio e dedizione alla sua comunità e al suo territorio sono stati straordinari. Questo evento segna una svolta nell’ANCI poiché per la prima volta è stato organizzato uno spettacolo teatrale durante l’assemblea annuale.
«Angelo Vassallo è stato un eroe comune, un uomo che ha dedicato la sua vita a difendere e migliorare la sua terra e le persone che vi abitavano. Attraverso la sua carriera politica, ha ottenuto successi straordinari nel Cilento, con una visione centrata sul Bene Comune. La sua opera è stata fondamentale per l’iscrizione della Dieta Mediterranea nel Patrimonio dell’Unesco. Tuttavia, la sua storia è finita tragicamente.
Questo evento straordinario alla 40esima assemblea annuale dell’ANCI è un omaggio a Angelo Vassallo, ma è anche un messaggio potente per tutti noi. Ci ricorda che anche il più comune degli individui può compiere azioni straordinarie per il bene della comunità e del Paese.
Desidero collegarmi alle parole della Premier Giorgia Meloni, quando ha evidenziato il ruolo di un sindaco, sottolineando durante il suo intervento il “titolo estremamente evocativo dell’assemblea, perché riassume, quello che il sindaco è, ovvero il volto più prossimo dello Stato e in una nazione come la nostra i sindaci mantengono viva la connessione tra le Istituzioni e i le comunità locali”. Ecco, Angelo è morto durante il suo servizio allo Stato, fedele a quelli che nel titolo dell’assemblea vengono definiti i “Tre Colori sul Cuore”.
Con lui è stato ucciso lo Stato ed ancora oggi, a 13 anni, non conosciamo i mandanti e gli esecutori. Durante la presentazione del Docufilm alla Camera dei Deputati, abbiamo raccolto la testimonianza di Sindaci che, ancora oggi, si sentono soli, abbandonati, nella loro attività amministrativa. Lo stesso Angelo era solo.
È una vergogna istituzionale oggi non conoscere ancora i nomi degli assassini. Rivolgo il mio appello al Presidente Anci e a tutti i sindaci presenti a Genova, ma assenti lo scorso settembre alla Marcia per Angelo Vassallo promossa dalla Fondazione a lui ispirata: combattete al nostro fianco per la verità! Affinchè nessun sindaco non si senta più solo.