![pino daleppo](https://www.cilentano.it/wp-content/uploads/2023/05/pino-daleppo.jpg)
In natura, tra gli alberi sempreverdi appartenenti alla famiglia Pinacea, si può riconoscere la conifera conosciuta come “Pino”. Questo, tuttavia, è solamente un nome comune che accoglie in sé circa centoventi specie di pini diversi. Tale genere di pianta rustica è poco esigente, predilige perciò terreni freschi e profondi che si trovano generalmente nelle zone situate lungo, o in prossimità della costa, ma riesce ad adattarsi anche a substrati più poveri e piuttosto asciutti. I pini sono inoltre una specie termofila ed eliofila, hanno cioè poca tolleranza al freddo e vegetano in maniera ottimale se esposti alla diretta e forte luce del sole. In Italia sono presenti diverse tipologie di pino. In particolare, nella zona mediterranea spicca il Pinus halepensis, meglio conosciuto come Pino d’Aleppo.
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È possibile riconoscere questa pianta grazie ad alcuni specifici dettagli che la caratterizzano: la sua corteccia si presenta rossastra con giovani ramificazioni argentee, più spessa verso il basso e dal colore più scuro, con squame più sottili andando verso l’alto. La chioma appare folta ed estesa, più larga verso la base e più ampia in cima. Quest’ultima, sottile minuzia, differenzia la suddetta pianta dal pino domestico e quello marittimo, con cui condivide delle similitudini e una certa somiglianza.
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Le foglie sono invece aghiformi e molto sottili, somigliano perciò a piccoli aghi lunghi all’incrica 5-10cm, ma la loro consistenza è morbida e tutt’altro che pericolosa; sono inoltre riunite in mazzetti da due, di colore è verde chiaro. I fiori di queste piante vengono indicati con il nome di “sporofili” e maturano nel periodo dell’anno che intercorre tra il mese di marzo e quello di maggio. Infine, probabilmente l’elemento più peculiare di un pino è proprio lo stròbilo, meglio conosciuto con l’appellativo di “pigna”, che sul pino d’Aleppo è di forma ovale-conica. In età giovanile gli stròbili, sono di colore verde, ma dopo due anni quest’ultimo muta, diventando marrone. La loro apertura avviene o con molta lentezza nel corso degli anni, oppure più rapidamente in caso di eccessivo calore provocato da un’incendio. Generalmente ogni singolo pino non è più alto di 15 metri, benché sia stato riscontrato che le piante di questa specie possono raggiungere un massimo di 25 metri di altezza, ma in casi rari.
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Questa maestosa pianta è in grado di vegetare fino a 1500 metri di quota e fortunatamente è molto lontana dal rischio di estinzione, dal momento che dalla sua resina è possibile estrarre la trementina, un prezioso materiale utilizzabile in diversi ambiti che spaziano dall’industria di vernici e pitture, fino al contesto farmaceutico.
Per la costa cilentana il Pino d’Aleppo è un elemento caratterizzante, in particolar modo nel comune di Castellabate, più precisamente tra Punta Licosa e Ogliastro Marina, dove si possono incontrare grandi e suggestive distese di queste piante. La costa è infatti contornata da profumatissimi pini che offrono anche frescura e un prezioso riparo nelle giornate più calde del periodo estivo.