
Il Fiume Sele è una meravigliosa destinazione turistica che offre tesori sia storici che naturali. Si trova alle pendici sud-orientali del Monte Paflagone e cattura subito l’attenzione degli appassionati di esplorazioni all’aria aperta con il suo splendido paesaggio, i boschi rigogliosi e le numerose cascate. La zona ha un ricco patrimonio naturale ed è ancorata da antiche tradizioni contadine, tuttora presenti in molte località rurali nella valle del fiume. Per non parlare dell’incredibile armonia tra la natura selvaggia e lo straordinario patrimonio culturale: chiesette romaniche, monasteri benedettini e castelli medioevali testimoniano la presenza di culture passate per millenni lungo questo magnifico corso d’acqua!
La Storia del Fiume Sele
Il Fiume Sele è un affascinante e antico corso d’acqua che scorre lungo il versante sud-orientale del Monte Paflagone, nel cuore delle regioni italiane della Campania e della Basilicata. Il Sele è un fiume assai ricco d’acque (le sue sorgenti sono per gran parte captate dall’Acquedotto Pugliese) e dalla portata abbastanza costante (alla foce circa 69 m³/s). Può essere però soggetto a piene importanti in caso di forti precipitazioni, soprattutto a causa dei pesanti contributi di Tanagro e Calore Lucano. La sua storia risale a migliaia di anni fa, quando era conosciuto come Silarus in epoca romana, una forma latina derivata da Silex ossia Silice (silicio). Nel Medioevo il fiume costituiva la linea divisoria tra gli stati angioini e aragonesi. In seguito fu scelto come crocevia commerciale tra Napoli e Taranto finché non venne interrotta dall’interventismo francese nell’800.
Il Paesaggio Naturale
Il paesaggio naturale che circonda il Fiume Sele è una meraviglia per gli occhi. A monte, le pendici del Monte Paflagone non sono solo altissime ma anche ricche di biodiversità: dall’erba lussureggiante e dai cespugli fitti alle foreste di conifere che dominano la vetta; a valle, invece, si snoda un magnifico tratto pianeggiante costellato da uliveti, vigneti e campi coltivati. L’acqua del fiume scorre tranquilla ed impetuosa allo stesso tempo – specchio della terra circostante – offrendo al visitatore scenari variopinti come quelli dipinti da Monet o Van Gogh in ognuna delle sue rocce levigate e onde cristalline.
Le sorgenti principali, dette “della Sanità“, sgorgano a 420 m s.l.m. nel centro del paese; più a valle, il primo affluente è il Rio Zagarone che proviene dal monte Cervialto. Prende a scorrere in seguito verso sud costeggiando la rocca di Quaglietta, i Bagni di Contursi e ricevendo presso Contursi Terme da sinistra il Tanagro, principale tributario, che ne incrementa notevolmente la portata.
Da questa confluenza il fiume rallenta la propria corsa scorrendo copioso d’acque con andamento meandriforme, attraversando l’oasi di Persano, zona di notevole attrattiva naturalistica dove a seguito di una diga realizzata nel 1932, si è creato l’invaso artificiale di Persano.
Presso Eboli il fiume entra in un’ampia e fertile pianura alluvionale nota come la piana del Sele, scorrendo pigro e ampio. Presso Ponte Barizzo, frazione di Capaccio Paestum, il Sele riceve l’ultimo tributario importante: il Calore Lucano. Da qui alcuni meandri guidano il fiume nel suo ultimo tratto prima di riversarsi nel Golfo di Salerno con una foce ad estuario.