Il patrimonio naturalistico dell’Italia, non a caso celebre per essere conosciuta come il Bel Paese, è incredibilmente variegato: i turisti che vi accorrono ogni anno sono milioni, tutti con il serio obiettivo di visitare la maggioranza delle attrazioni turistiche e culturali che accoglie. Oltre alle città facenti parte del fascino artistico e storico della nazione, il territorio italiano comprende un gran numero di location naturali che, senza dubbio, vale la pena visitare. Una di queste tipologie è rappresentata dai fiumi, i quali si snodano e tagliano l’intero territorio nazionale stabilendo percorsi mozzafiato e creando aree naturalistiche senza pari! In questo breve ma interessante articolo focalizziamo l’attenzione sul Bussento, un piccolo fiume che scorre in Campania, andando ad esaminare quello che è il suo percorso e le possibilità di escursionismo e trekking che si possono sperimentare nei suoi paraggi.
Immergiamoci subito!
Fiume Bussento: descrizione geografica
Innanzitutto, partiamo con la descrizione della nascita di questo piccolo fiume campano.
Come detto, il Bussento è un fiume che si snoda per circa 37 km e rappresenta un importantissimo elemento naturale facente parte del meraviglioso Parco Nazionale del Cilento.
Il Bussento, seppur di modeste dimensioni, è originato dalla confluenza di più corsi d’acqua che si nascono dalle montagne dell’Appennino Campano per poi immettersi nel Bussento e sfociare nell’adiacente Mar Tirreno nei pressi del Golfo di Policastro. In particolare, il Bussento sgorga dal versante sud del Monte Cervati per poi confluire in un’enorme area definita inghiottitoio ubicata nei paraggi della cittadina di Sanza; il suo percorso, poi, prevede il passaggio al di sotto del ponte Pannello per poi riemergere in corrispondenza di Morigerati. La caratteristica senza dubbio peculiare del Bussento è proprio la forza delle sue acque: nel corso dei secoli, infatti, essa ha avuto la straordinaria capacità di modellare alcune delle rocce di origine calcarea presenti ai lati del passaggio del fiume, ancora oggi perfettamente visibili grazie ai percorsi di trekking esistenti. Che dire, pertanto, delle opzioni di escursionismo che l’area del Bussento offre agli amanti di questo sport?
I percorsi di trekking offerti dal fiume Bussento
Il principale itinerario volto a scoprire le più nascoste caratteristiche del Bussento è denominato Vallone dell’Inferno, un insieme di percorsi che ha origine dal Ponte del Diavolo ubicato a 500 metri sopra il livello del mare. Da qui, il percorso prevede un cammino di circa 1 km dopo il quale si entra nel Vallone, un paesaggio quasi idilliaco composto da montagne rocciose che fungono da sfondo ad un bosco immenso composto da pini, aceri e cerri. Appena superata tale macchia verde, si apre davanti agli escursionisti una vista incredibilmente stupefacente su una delle attrazioni più importanti dell’area, le Gole del Bussento, le quali conducono alle sorgenti del fiume in circa 2 ore di cammino.
Poco più avanti, il sentiero sterrato e particolarmente tortuoso collega le Gole alla grotta che contiene il cosiddetto Affondatore di Vallivona, l’inghiottitoio descritto precedentemente nel quale il Bussento si immerge per circa 5 km.
Il panorama di questa attrazione naturale è impressionante: gli escursionisti hanno la possibilità di vedere delle pareti a strapiombo di roccia calcarea alte circa 100 metri, scavate per secoli dal fiume: grazie al lavoro di erosione delle acque del Bussento si è originata una bellissima cascata annessa ad un laghetto.
Usciti dalla grotta e dall’inghiottitoio e riprendendo il cammino, si giunge al Varco del Pero a quota 1250 metri, dal quale godere di una vista meravigliosa che dà sul Golfo di Policastro e sull’Appennino Campano.
Una volta raggiunta questa location, non resta che tornare indietro passando dalle grotte di Morigerati considerate un’oasi WWF: si tratta di un’attrazione turistica composta da percorsi che permettono di esplorare la natura da vicino e di assaporare la flora e la fauna cilentana.
L’itinerario è pressoché in discesa, il che lo rende particolarmente comodo e poco faticoso: seguendo il percorso, si giunge ad una grotta che permette di oltrepassare il canyon creato dall’ansa del fiume per tornare al Ponte del Diavolo, punto di partenza del tour di trekking.
UN VIDEO “PRIMORDIALE” – L’INGHIOTTITOIO LA RUPE
Insomma, esplorare la natura è sempre un’ottima soluzione per godere di momenti di relax lontani dalle preoccupazioni della vita quotidiana: i percorsi del fiume Bussento sono senz’altro un’altra opzione per rimanere affascinati dalla bellezza naturalistica del Bel Paese!