Situato sulla collina dei panoramici Monti Alburni da cui si possono ammirare la Valle del Calore e l’isola di Capri, il borgo di Bellosguardo è uno dei più suggestivi del Cilento interno. La sua storia è facile da apprendere soprattutto se si visitano alcuni tra i principali monumenti dislocati nell’area, e che sono molto interessanti dal punto di vista strutturale così come le vedute panoramiche che la rocca su cui si erge è in grado di offrire.
Origini e storia di Bellosguardo
Il borgo di Bellosguardo le cui origini sono state rese note nei primi decenni del 1400, viene principalmente identificato in una rocca situata nella zona occidentale del Cilento. Da qui è possibile ammirare un vasto orizzonte e capire perché gli è stato attribuito questo nome. Per quanto riguarda i cenni storici più rilevanti, va detto che il villaggio nell’anno 1423 era guidato dal Conte Perdicasso Barile e che successivamente fu gestito dal feudo di Postiglione. Verso la prima parte del 1500 in loco si insediò poi Alfonso Caracciolo dando vita ad una serie di successioni familiari. Nel periodo compreso tra il 1811 e il 1860 Bellosguardo divenne parte integrante del comprensorio di Sant’Angelo a Fasanella, a sua volta suddiviso equamente tra il Distretto di Campagna e il Regno delle Due Sicilie. Oggi il borgo è una meta molto apprezzata dagli amanti dell’arte che in alcuni monumenti ne mette in risalto la sua storia.
I monumenti e i luoghi più interessanti di Bellosguardo
Tra le strutture di particolare interesse storico e culturale presenti a Bellosguardo nel cuore del Cilento, c’è da ammirare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie edificata nell’anno 1512 e adibita a dimora conventuale dei Padri Minori di San Francesco. L’entrata presenta due leoni, mentre subito dietro la porta si trova una scala che conduce all’interno dove si nota subito un imponente crocifisso. Sui lati invece si erge la statua di San Sebastiano raffigurante il suo martirio. Nella navata centrale adiacente all’altare, è possibile ammirare anche un affresco cinquecentesco raffigurante la Pietà e tipico delle opere del Cimabue. La Chiesa madre di San Michele Arcangelo è un’altra interessante struttura religiosa che si fa apprezzare per la presenza di tre accattivanti affreschi realizzati dal maestro salernitano Pasquale Avallone. Tra i Palazzi più iconici di Bellosguardo, c’è quello con adiacente il Giardino De Philippis appartenuto all’omonimo professore, e donato nei secoli successivi al comune dai suoi familiari. La zona del borgo cilentano maggiormente battuta dai turisti e che riserva le migliori vedute paesaggistiche è La Macchia, ossia un contesto naturale con una ricchissima vegetazione composta da ginestre, querce e olmi e che vanta la presenza di volpi, ricci, tassi, cinghiali e merli. Bellosguardo con le sue vedute panoramiche e grazie ad un’eredità storica interessante, può considerarsi un luogo ideale da visitare da parte di coloro che attraverso varie epoche cercano di carpire i segreti di questa perla collinare situata nell’interno del Cilento.