Il Calore Lucano, conosciuto anche come Calore Salernitano, ha origine sulle pendici settentrionali del maestoso Monte Cervati, una delle vette più alte dell’Appennino campano, che raggiunge i 1.899 metri di altitudine. Le sue sorgenti principali sgorgano nella località Festole, nei pressi dell’area forestale di Pruno, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Dalle grosse polle d’acqua che zampillano in questa zona montuosa e incontaminata, il fiume prende vita.
Il Corso Tortuoso e Spettacolare
Con un percorso lungo 70 chilometri, il Calore si snoda interamente all’interno della provincia di Salerno, attraversando alcune delle zone più suggestive e integre del Cilento. Lungo il suo cammino, il fiume si insinua tra strette e alte pareti rocciose di origine calcarea, formando le famose Gole del Calore, veri e propri canyon naturali di straordinaria bellezza. Tra le più celebri vi sono le Gole del Festolaro a Valle dell’Angelo, le gole presso Laurino e quelle che separano i comuni di Magliano Nuovo e Felitto.
I Comuni Lambiti dal Fiume
Numerosi sono i paesi del Cilento che si affacciano sulle sponde del Calore Salernitano, custodendo preziose testimonianze del passato. A Piaggine, Laurino, Magliano Nuovo e Felitto, si possono ammirare antichi ponti medievali a “schiena d’asino” che un tempo permettevano l’attraversamento del fiume. Questi manufatti, costruiti con la tipica tecnica ad arco ribassato, rappresentano un importante patrimonio storico-architettonico della regione.
Un Ecosistema Fluviale Incontaminato
Il Calore è annoverato tra i fiumi più puliti d’Europa e fa parte dei siti d’importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea. Le sue acque cristalline, che scorrono incontaminate tra i boschi del Parco Nazionale, offrono un habitat ideale per la vita acquatica e terrestre. Qui trova rifugio la rara Lontra europea, un prezioso mammifero semi-acquatico divenuto simbolo della conservazione ambientale del fiume.
La Foce nel Sele
Dopo aver percorso il suo tortuoso cammino tra le montagne del Cilento, il Calore Salernitano si immette infine come affluente di sinistra nel fiume Sele, nei pressi della città di Battipaglia. In questo punto, le sue acque confluiscono in quelle del più grande corso d’acqua campano, che sfocia nel Mar Tirreno dopo aver attraversato la Piana del Sele.
Il Calore Salernitano, Un Patrimonio Naturale da Preservare
Il Calore Salernitano rappresenta un vero e proprio scrigno di bellezze naturali e storiche incastonato nel cuore del Cilento. Dalle sorgenti che sgorgano ai piedi del Monte Cervati fino alla foce nel fiume Sele, questo corso d’acqua conduce i visitatori in un viaggio mozzafiato attraverso paesaggi incontaminati e suggestivi borghi antichi.
Le Gole del Calore, con le loro pareti rocciose a strapiombo, sono un’attrazione imperdibile per gli amanti del trekking e dell’esplorazione dei canyon fluviali. Allo stesso tempo, i numerosi ponti medievali che costeggiano il fiume sono testimonianze tangibili di un ricco patrimonio architettonico che affonda le radici nel Medioevo.
È fondamentale preservare l’integrità di questo prezioso ecosistema, tutelando il fiume e le sue sponde da ogni forma di inquinamento e sfruttamento indiscriminato. Solo così il Calore Salernitano potrà continuare a essere un’oasi di natura incontaminata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.