di Antonella Casaburi – Se il 13 aprile si festeggia Giornata del Bacio (quello legittimo), il Word Kissing Day del 6 luglio è il Giorno Internazionale del Bacio Rubato. Perché rubare un bacio? Un bacio rubato può essere il dolce addio a un amore irrealizzabile o il preludio di un eterno amore. Lo sanno bene Giulia e Paolo, i giovani protagonisti del mio romanzo Mirari, nel loro romantico addio alla fermata di una stazione ferroviaria sulla Costa del Cilento. “Paolo si sporse fuori dal treno, le passò la borsa, e in quel momento la sfiorò delicatamente con la mano, e le trattenne le dita per un tempo troppo breve. Si chinò a sfiorarle con le labbra la mano che non avrebbe voluto lasciare … Sotto l’acqua, coi vestiti bagnati e aderenti al corpo che credeva volessero toglierle il respiro, Giulia aveva il fiato corto e il cuore che batteva troppo forte. Fissò Paolo: il suo volto, le sue mani, le sue spalle, quel suo sorriso puro! Sapeva che lo avrebbe ricordato in futuro come qualcosa che non era stato, eppure sì che c’era stato … Quel momento era soltanto loro, apparteneva a loro soltanto. Era l’unico, ultimo momento. Prima di lasciarla andare per sempre, Paolo scese l’ultimo gradino del treno e appoggiò un piede a terra. Voleva tenerla vicino a sé ancora per qualche secondo. Né Giulia si oppose quando Paolo la cinse fra le braccia e le diede un bacio…!
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