Il 9 febbraio del 1662 nasceva a Piano Vetrale Paolo De Matteis, in seguito conosciuto con l’appellativo di “Paoluccio della Madonnina”, probabilmente per il fatto che sua madre, dai lineamenti particolarmente gentili e delicati, fosse soprannominata dai più “la Madonnina”.
Fin dalla tenera età crebbe a Napoli è lì fu avviato alle arti pittoriche presso i maestri del tempo: Francesco Di Maria e, successivamente, Luca Giordano.
A detta di alcuni studiosi d’arte, De Matteis fu uno dei migliori allievi di Giordano, tanto da superare il maestro nelle rappresentazioni mitologiche.
Durante la sua vita viaggiò molto in Italia e all’estero, realizzando diversi capolavori commissionati da uomini illustri del tempo, tra cui Papi e re.
Per un periodo l’artista si trasferì a Roma, frequentando l’Accademia di S. Luca ed entrando in contatto con artisti francesi presenti in città.
Quando poi fu nominato “Marchese del Carpio”, nel 1683, fece ritorno a Napoli, dove dipinse schemi decorativi per molte chiese partenopee, tra cui citiamo la volta della Cappella di S. Ignazio nella chiesa del Gesù nuovo.
Oltre al periodo napoletano, De Matteis visse anche a Genova, Parigi, Madrid, ma non dimenticò mai la sua terra natia, nella quale fece ritorno tra il 1683 e il 1700 per realizzare dipinti sacri su commissione di illustri prelati e signorotti locali.
A testimonianza del fatto che l’artista non dimenticò mai la bellezza della sua terra, si fa riferimento allo sfondo di molte delle sue tele, le quali riproducono chiaramente scorci di panorami cilentani, come ad esempio “Riposo durante la fuga in Egitto” (1685 ca), dipinto ambientato a Piano Vetrale il cui panorama è Gioi Cilento.
In Via Delle Regioni, nei pressi della Casa Comunale di Orria, è possibile ammirare un busto bronzeo del De Matteis, opera dell’artista cilentano Emanuele Stifano da Pellare.
Nel centro storico si presenta, ancora in buono stato, la casa natia del grande artista, da decenni interessata da un progetto di acquisizione e trasformazione in casa museo.
Paolo De Matteis si spense a Napoli il 26 Luglio 1728 e fu sepolto nella Chiesa della Concezione.
Selvaggia Nespolino